Allarme alle 7.00 di questa mattina a Marone per una frana di terra causata dalla rottura della rete fognaria lungo la sp36: il materiale ha invaso la strada che collega le 20 abitazioni della contrada Monte di Marone che è rimasta isolata per tutto il giorno. Garantiti i servizi di emergenza per i 70 abitanti.
Alle 7.00 di questo giovedì i vigili del fuoco di Darfo sono intervenuti in contrada Monte di Marone dove una frana di terra, caduta da un uliveto nello stesso luogo dove 5 anni fa si era verificato analogo fenomeno, ha invaso la sede stradale, divelto il guard rail a valle ed ha bloccato la circolazione, isolando di fatto le 20 abitazioni della costa assolata a picco sul lago dove risiedono una settantina di persone. Immediata l’informazione al Comune, alla Protezione civile di Marorne e Sale Marasino, alla società Acque bresciane, che gestisce la rete delle acque di scarico da cui sarebbe partita la fuoriuscita abbondante di acqua che ha causato il cedimento del terreno, alla Comunità montana del Sebino bresciano. Nel contempo, la ditta Edilscavi Serioli di Costa Volpino ha iniziato i primi lavori urgenti per la rimozione del materiale che aveva invaso la sede stradale. Dunque la contrada Monte di Marone è rimasta di fatto isolata: fortunatamente, tra gli abitanti, non c’è nessuno che abbia particolari problemi di salute. Nella contrada, che si snoda sotto la conca dove più a monte iniziano le piramidi di Zone, vi sono una ventina di abitazioni, tra cui anche un noto agriturismo, con una settantina di abitanti in tutto. Nel tardo pomeriggio i lavori di rimozione del materiale e bonifica veloce della zona erano terminati: ma per ragioni di sicurezza si preferito non aprire la strada per questa notte, attendendo un’ulteriore verifica da parte del geologo e del tecnico comunale nella mattinata di domani.