Il pm Latorraca ha chiesto il rinvio a giudizio per Matteo Colombi Manzi, cuoco 34enne di Sotto il Monte, con l’accusa di omicidio stradale per la morte di Emanuele Anzini, l’appuntato scelto della compagnia di Zogno travolto e ucciso a 41 anni nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 giugno a Terno d’Isola.
Colombi Manzi, difeso dall’avvocato Federico Riva, ora è accusato di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, dalla fuga e dall’omissione di soccorso. La stessa tesi che il pm aveva ipotizzato in principio, ma che aveva poi modificato in omicidio volontario dopo l’interrogatorio di convalida. In seguito ai risultati delle perizie delle parti, però, l’accusa è tornata a essere quella iniziale. Secondo quanto ricostruito nel corso dell’inchiesta, quella notte il 34enne, che aveva riavuto la patente solo da tre mesi dopo che gli era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza, al termine di una serata di eccessi si era messo al volante della sua Audi A3. Pochi minuti prima delle 3.00, giunto all’altezza del distributore Erg in via Padre Albisetti a Terno d’Isola, la Provinciale che da Presezzo porta a Sotto il Monte, l’appuntato Emanuele Anzini, appostato con un collega per un pattugliamento, gli aveva intimato l’alt. Colombi, che a dicembre era stato denunciato per omissione di soccorso dopo essere fuggito da un incidente con una donna, aveva però proseguito la sua corsa senza nemmeno frenare e travolgendo il militare, che indossava la pettorina fluorescente: il corpo di Anzini finì sul parabrezza, sfondandolo, prima di essere trascinato per alcuni metri. Ora il Tribunale giudicherà il 34enne per il reato previsto dal nuovo Codice della strada.