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Con L’Orizzonte di Lorenzo una nuova casa per i bambini operati al cuore al PG23

Verrà inaugurato sabato 26 ottobre, alle ore 10,30 in via Longuelo 83 l’appartamento che accoglierà le famiglie e i bambini cardiopatici in cura all’Ospedale di Bergamo. E’ stato voluto da L’Orizzonte di Lorenzo onlus, associazione che dal 2005 supporta le cure del Papa Giovanni XXIII rivolte ad adulti e ai minori con cardiopatie congenite, con uno sguardo sempre attento alle famiglie.

L’annuncio della presidente Alessandra Panarese, della vice-presidente Silvia Chiari e del componente del consiglio direttivo Claudio Giani, arriva il giorno dell’incontro con il direttore generale, Maria Beatrice Stasi e con lo staff medico della Cardiologia e della Cardiochirurgia. Presenti all’appuntamento il direttore del Dipartimento Cardiovascolare, Michele Senni, il direttore della Cardiochirurgia, Maurizio Merlo, il responsabile della chirurgia dei trapianti di cuore, Amedeo Terzi, il referente della Cardiologia per i casi pediatrici, Matteo Ciuffreda, il coordinatore infermieristico della Cardiochirurgia, Barbara Marziali e la responsabile dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, Luigia Iamele. La visita è stata anche un’occasione per l’associazione per conoscere il cardiochirurgo pediatrico Federico Brunelli, tornato a Bergamo quest’estate con un incarico di alta specializzazione.

Alessandra Panarese ha presentato in anteprima il nuovo appartamento. La casa fornirà un supporto per i bambini e ragazzi dimessi dall’ospedale dopo un’operazione al cuore e che necessitano di controlli frequenti. Si tratta di percorsi spesso molto lunghi e difficili. Il progetto è interamente sostenuto dall’associazione L’Orizzonte di Lorenzo, tramite raccolte di fondi. La casa si trova al primo piano di una palazzina del quartiere di Longuelo, limitrofo all’Ospedale di Bergamo, ed è stata messa a disposizione dalla Fondazione MIA.

Le famiglie non troveranno solo un luogo dove abitare, ma anche una rete di relazioni, servizi e opportunità di inclusione nel territorio. E’ un modo per non lasciare isolati questi nuclei familiari: spesso i bambini in cura al Papa Giovanni XXIII provengono da lontano. I loro genitori a volte necessitano di supporto economico, organizzativo e relazionale. Il supporto della rete sarà garantito dai volontari e da un educatore, appositamente formati grazie al progetto “Sconfinando si fa rete”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e promosso da Regione Lombardia grazie alla collaborazione di alcune associazioni, tra cui la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di Bergamo come capofila.

Grazie ai suoi circa 40 volontari attivi, l’associazione L’Orizzonte di Lorenzo onlus non è nuova a progetti a favore del Papa Giovanni XXIII. Nei suoi 14 anni di attività ha effettuato numerose donazioni di strumentazione clinica tecnologicamente avanzata. L’ultima risale al dicembre scorso, quando la Terapia Intensiva Pediatrica guidata da Ezio Bonanomi ha ricevuto un ecodoppler dotato di alcune sonde cardio, cui se ne sono aggiunte altre donate dall’associazione Amici della Pediatria.

Numerosi anche i progetti finanziati dall’associazione: dal 2006 ad oggi L’Orizzonte di Lorenzo onlus ha finanziato la presenza di uno psicologo a supporto dei bambini cardiopatici e delle loro famiglie. L’associazione è stata poi tra i sostenitori, fin dal suo avvio nel 2012, dell’innovativo progetto “Giocamico”: grazie a uno psicologo e a due bambole di pezza, vengono informati e coinvolti ogni anno nel percorso di cura più di 200 bambini nella sola Cardiochirurgia e circa 1000 in tutto l’Ospedale.

Convinti che il gioco sia una terapia, i volontari dell’associazione propongono ai ragazzi momenti ludici, con il progetto “Mettiamoci in gioco” e attività di informazione ed orientamento alle famiglie. Sono stati 800 i genitori e 423 i bambini e ragazzi raggiunti. Per le famiglie l’associazione L’Orizzonte di Lorenzo onlus organizza infine incontri di mutuo aiuto, allo scopo di facilitare la condivisione di esperienze e creare opportunità di relazioni tra famiglie.

Dopo aver ringraziato l’associazione per questo importante contributo, il direttore generale Maria Beatrice Stasi ha evidenziato come, davanti a una malattia, insieme al paziente spesso si ‘ammala’ anche la sua famiglia: “L’iniziativa di L’Orizzonte di Lorenzo onlus consente a famiglie spesso costrette lontano da casa di poter sentire il sostegno di una collettività e di un territorio. Nei momenti in cui i piccoli pazienti sono ricoverati o restano vicino all’Ospedale per i controlli e le cure necessarie, i genitori possono dedicarsi appieno ai propri figli sollevati da una quotidianità che, lontano da casa e senza un appoggio logistico, risulterebbe estremamente difficile”.

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