Compirà 50 anni nel 2020 ed è destinato ad essere il piú giovane Vescovo italiano. Venerdí 4 ottobre alle 17 (diretta su Tv2000) mons. Paolo Rudelli di Gandino sarà ordinato Arcivescovo da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Diventerà Nunzio Apostolico, ambasciatore della Santa Sede nel mondo.
Don Paolo (perché così tutti continuano a chiamarlo a Gandino) è nato il 16 luglio 1970 ed ha frequentato medie e superiori nel Seminario di Bergamo, dove ha conseguito la maturità classica. Ha frequentato il Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Università Gregoriana, prestando nel frattempo servizio anche nel carcere di Rebibbia. E’ stato ordinato sacerdote il 10 giugno 1995. Dal 2001 al 2003 è stato alla Nunziatura apostolica in Ecuador, a fianco di mons. Lebeaupin, mentre dal 2003 al 2006 era a Varsavia, presso la Nunziatura in Polonia negli anni in cui era Pontefice S.Giovanni Paolo II. Il cammino sacerdotale di mons. Rudelli ha incrociato in maniera particolare quello di alcuni Papi: basti sottolineare che al nuovo arcivescovo è stata assegnata la sede titolare di Mesembria (una città bulgara
oggi incorporata in un’altra Diocesi) che fu di mons. Angelo Roncalli quando fu nominato delegato apostolico in Turchia e in Grecia. La stessa sede titolare fu assegnata nel 1971 a monsignor Loris
Capovilla, segretario di Papa Giovanni XXIII. E ad ordinare arcivescovo mons. Rudelli sarà Papa Francesco in persona.
Dal 2006 al 2014 mons. Rudelli ha operato come Segretario e Consigliere di Nunziatura alla prima sezione della Segreteria di Stato, prima di essere nominato Prelato d’Onore di Sua Santità e ricevere l’incarico di Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo. Nei prossimi mesi sarà inviato in una nazione del mondo con incarichi diplomatici e pastorali.
Un cammino percorso negli ultimi anni da un altro gandinese, mons. Luigi Bonazzi, ordinato Arcivescovo nel 1999 e già Nunzio ad Haiti, Cuba (ai tempi di Fidel Castro) e nei Paesi Baltici. Oggi è Nunzio Apostolico in Canada. Gandino in questo senso ha donato alla Chiesa numerosi figli.
Dal 1975 al 2001 un altro gandinese, mons. Lorenzo Frana, fu Osservatore della Santa Sede all’UNESCO a Parigi. All’elenco si aggiungono anche due vescovi “boliviani”: mons. Angelo Gelmi, vescovo ausiliare di Cochabamba (morto nel 2016) e mons. Eugenio Coter (per molti anni curato a Gandino), vescovo nel vicariato apostolico del Pando e presente all’ordinazione in San Pietro. Curato a Gandino da prete novello anche mons. Davide Pelucchi, vicario generale della Diocesi di Bergamo, che con il giovane Paolo condivise tante attività in Oratorio.
Ulteriori curiosità e coincidenze? Mons. Paolo Rudelli sarà il Vescovo italiano più giovane. Nato a Gazzaniga, viveva al tempo nella casa fra via Trieste e viale Rimembranze a Gandino, la stessa in cui sono nati e cresciuti anche mons. Luigi Bonazzi e don Stefano Bonazzi, parroco di San Giustino a Roma.
Le campane torneranno a suonare a festa a Gandino domenica 13 ottobre, quando mons. Rudelli celebrerà per la prima volta in paese da Arcivescovo. Ad accoglierlo papà Antonio, mamma Nicoletta, le sorelle Roberta
e Maura, il cognato Marco e le nipoti Anna e Caterina, ma anche l’intera comunità gandinese, guidata da don Innocente Chiodi che del piccolo futuro “don Paolo” fu prefetto in Seminario, e dal sindaco Elio Castelli.
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