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Arrestati italiano e albanese per estorsione e usura

Un imprenditore bergamasco e il suo braccio destro albanese sono stati arrestati dagli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia con un’indagine lampo coordinata dalla procura di Bergamo. I due sono accusati di estorsione ed usura.

La vittima è un bresciano in difficoltà finanziarie che si era rivolto all’imprenditore per un prestito. L’operazione risale al mese di luglio, ma i dettagli sono stati resi noti solo in queste ore. L’intervento delle Fiamme gialle di Brescia e la collaborazione della vittima ha permesso di concludere l’operazione in pochissimi giorni e di arrestare i responsabili del grave delitto in flagranza. Appurato che i fatti raccontati dal cittadino bresciano corrispondevano al vero i baschi verdi hanno organizzato un incontro fra vittima ed usuraio per la consegna di un acconto di 10 mila euro. Appena avvenuta la consegna – l’8 luglio – gli uomini della guardia di finanza sono entrati in azione e hanno arrestato l’estorsore che stava ancora contando le mazzette di denaro consegnategli dalla vittima. Durante le perquisizioni seguite all’arresto dell’uomo i militari hanno trovato documentazione comprovante l’attività di usuraio e in un garage dell’imprenditore, denaro contante per oltre 130.000 euro e gioielli per un valore superiore a 100.000 euro. Erano nascosti in buste della spesa e pacchetti di caffè. Mentre un gruppo eseguiva l’arresto dell’imprenditore-usuraio, un’altra pattuglia arrivava all’albanese, suo braccio destro, che stava scontando una pena ai domiciliari e nel frattempo svolgeva lo sporco lavoro di minaccia della vittima. Il giudice ha convalidato il fermo e le misure cautelari per entrambi i protagonisti della vicenda.

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