Alessandro Vezzoli, 28enne di Romano di Lombardia mentre si trovava a Milano, dove stava costruendo un nuovo parcheggio interrato in via Soresina con latri colleghi, al piano meno sei, è stato colpito da una sbarra di tondino alla testa, caduta dall’alto.
Le sue condizioni sono parse da subito disperate e a nulla è servita l’operazione subita all’ospedale Niguarda dove era stato ricoverato: il ragazzo è spirato poco dopo le 9.00 di venerdì 9 agosto. Vezzoli era molto conosciuto nella sua comunità: amante dello sport, e in particolare del calcio, era un tifoso interista. Appassionato della pesca e degli animali, iene ricordato da tutti i conoscenti con un sorriso, con un carattere espansivo e alla mano. Da poche settimane aveva iniziato a vivere con la sua ragazza, con cui aveva una relazione da circa un anno. Proprio l’amore per la compagna e la voglia di vivere con lei lo avevano spinto a lasciare la precedente mansione in un’azienda di Castelli Calepio, per andare a svolgere il lavoro di muratore con la prospettiva di ottenere uno stipendio più alto da reinvestire nel loro nido d’amore. Oltre alla convivente, Alessandro Vezzoli lascia il padre, la madre e i due fratelli gemelli più piccoli. La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi. Ancora da fissare la data del funerale.