Il Superticket sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali verrà abolito, entro il prossimo mese di ottobre, per almeno 625.000 lombardi che si trovano in condizioni di potenziale vulnerabilità, coniugando un reddito medio basso e la presenza in famiglia di minori o persone disabili.
Lo fanno sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, al termine riunione della Giunta regionale. Queste nuove agevolazioni valgono complessivamente 10 milioni 456 mila euro – spiega Fontana – e si inseriscono nel programma di governo regionale che prevede, in questa Legislatura, di ridurre ulteriormente le compartecipazioni alle spese socio-sanitarie”.
Verranno esentati:
• I nuclei familiari con reddito compreso fra 18 e 30.000 euro, con presenza di un minore; (315.000 nuovi esenti)
• I nuclei familiari con reddito superiore a 30.000 euro e inferiore a 70.000 euro con almeno due minori presenti nel nucleo stesso; (270.000 nuovi esenti)
• I nuclei familiari con reddito pari o inferiore a 90.000 euro con un disabile che abbia diritto ad alcune specifiche esenzioni per patologia (50.000 nuovi esenti).
Il provvedimento regionale dovrà ora essere sottoposto al vaglio del Comitato Paritetico Nazionale per la verifica dell’Erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e del
Tavolo per gli Adempimenti previsti dalla Conferenza Stato-Regioni. Dopodiché la misura sarà operativa.
Negli anni scorsi, Regione Lombardia ha esentato dal pagamento del Superticket i cittadini (e i familiari a carico) con reddito inferiore a 18 mila euro. La manovra aveva coinvolto 1 milione e 150 mila lombardi. Nel 2018, il superticket è stato invece dimezzato. La portata massima di tale compartecipazione era passata da 30 a 15 euro.
L’assessore Gallera ha inoltre annunciato che la “Giunta sta predisponendo un provvedimento legislativo che preveda nuove forme di esenzione per gli esponenti delle Forze dell’Ordine sui ticket per i codici bianchi al Pronto Soccorso e per le prestazioni specialistiche che si rendono necessarie a seguito di patologie derivanti da motivi di servizio”.