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Notte di terrore in un appartamento di Soresina, sul confine tra Brescia e Cremona: una donna di 51 anni e le sue tre figlie, poco più che 20enni, sono state picchiate dal marito violento, un operaio 53enne di nazionalità albanese, e tutte ricoverate in ospedale. Per fortuna niente di grave: se la caveranno con pochi giorni di prognosi.

L’uomo è già stato allontanato dall’abitazione di famiglia, a seguito dell’intervento dei carabinieri: non è stato beccato in flagranza di reato, e dunque non è stato arrestato ma denunciato. In attesa del processo, a cui rischia una condanna coi fiocchi: è accusato di maltrattamenti, minacce aggravate e lesioni personali. Un paio di sere fa l’ennesimo episodio di violenza in famiglia. A causa di un’immotivata gelosia, così avrebbero riferite le vittime, il 53enne avrebbe cominciato a prendere a pugni e a sberle la moglie. Le tre figlie sarebbero intervenute per difenderla, e lui avrebbe picchiato anche loro. In ultimo, brandendo un coltello da cucina da almeno 15 centimetri, il marito violento avrebbe puntato di nuovo la moglie, minacciandola di morte. Le urla delle donne hanno allertato i vicini, che hanno subito chiamato il 112. All’arrivo della gazzella era già tutto finito. Ma l’uomo è stato portato via. E denunciato.