All’attività ordinaria di controllo del territorio, espletata dalle Volanti e dalla Squadra Mobile, si è affiancata, un’attività straordinaria di prevenzione e controllo disposta dal Questore della Provincia di Brescia.
Numerosi sono stati, infatti, i servizi che, coordinati e diretti da un Funzionario della Questura, hanno interessato tutto il territorio cittadino al fine di prevenire e reprimere i reati predatori, quali quelli legati allo spaccio delle sostanze stupefacenti, le rapine, l’esercizio della prostituzione e l’immigrazione clandestina. A tali servizi, unitamente al personale della Questura, si sono affiancati di volta in volta, due equipaggi del Reparto di Prevenzione Crimine Lombardia.
Al pattugliamento delle varie zone cittadine si sono aggiunti, inoltre, i numerosi posti di controllo effettuati dal personale delle Volanti, in particolare nella zona della Stazione.
In particolare, la scorsa notte personale della Squadra Mobile, al termine di prolungati servizi, supportati anche da attività tecniche di videosorveglianza, ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto aggravato in concorso, due soggetti, stabilmente domiciliati in questa provincia, sebbene privi di permesso di soggiorno.
Gli stessi, per come emerso dalle indagini, avevano fissato la loro base logistica presso un deposito di macchine bresciano, ove stoccavano, con la complicità del titolare, la refurtiva, in parte costituita anche da pezzi e pneumatici di autovettura di alta gamma, che venivano spediti mediante bisarche nel Paese di origine.
Nella serata dello scorso 29 maggio, i due arrestati entrambi albanesi (V.C. 1983 e M.D. 1982) a bordo di un’autovettura (Audi) rubata, si rendevano responsabili del furto di tutti i pneumatici di due autovetture mercedes e venivano conseguentemente bloccati mentre stavano stoccando la refurtiva presso il citato deposito.
Nel corso delle successive perquisizioni venivano quindi rinvenuti numerosi oggetti costituiti da monili in oro, attrezzi da lavoro, materiale tecnologico (computer e televisori) e pezzi di autovettura accertatamente riconducibili ad almeno 7 furti commessi nei giorni precedenti all’interno di private abitazioni ovvero ditte site in questa provincia.
Nel corso delle indagini venivano inoltre recuperate e restituite ai legittimi proprietari 9 autovetture rubate dagli indagati al fine di utilizzarle per la commissione dei reati.
Indagini tuttora in corso tese a delineare le responsabilità in ordine ad ulteriori fatti delittuosa a carico anche di altri soggetti.