Nel corso dello scorso weekend, l’Italia Settentrionale è stata oggetto di una violenta perturbazione, sviluppatasi nella tarda serata di sabato 4 maggio, che ha portato forti piogge e un abbassamento repentino delle temperature. Particolarmente colpito è stato il Lago di Garda, sferzato da venti oltre i 100 km/h, allagamenti e… colpito da un’imbarcazione incagliatasi nel deor del Caffè Italia in Piazza Malvezzi a Desenzano del Garda. L’immagine dell’imbarcazione piegata su un fianco è stata immediatamente riproposta dalle principali emittenti televisive e testate giornalistiche del paese, diventando il simbolo di un weekend burrascoso.
Mentre tutt’Italia si interroga sulla veridicità dello scatto, noi siamo riusciti a risalire al suo autore, finora rimasto nell’ombra. Si tratta di Andrea Gervasi, giovane studente di Belle Arti di 27 anni, che si trovava sul posto di lavoro al momento del nubifragio.
Andrea, come giudicheresti a posteriori il clamore mediatico generato dalla tua fotografia?
Assolutamente inaspettato. Mi trovavo al lavoro con questo tempo terribile e tra colleghi ci chiedevamo se valesse la pena tenere aperto il negozio visto che non c’era nessuno in giro. Ci aspettavamo una chiamata dalla retail manager, ma il telefono taceva. A quel punto ci siamo chiesti: “ma se per scherzo le mandassimo una foto apocalittica?”.
Cos’è successo a quel punto?
Di fronte al fatto che il negozio era vuoto, presi il computer e mi misi a ritoccare una foto, in termini anche piuttosto grossolani, per puro scherzo e con nessuna intenzione di creare un polverone. Scattai una foto della Piazza, la trasferii sul desktop e vi sovrapposi un ritaglio di una barca arenata. Era tutto “visibilmente” artificioso.
Quando avete compreso la potenza di quel fotomontaggio?
Lo abbiamo capito in un secondo momento. La foto non è mai stata inviata alla nostra responsabile, ma a dei nostri amici. Tutti increduli per l’accaduto pensarono che fosse vera, da quel momento iniziò ad essere postata ed entro sera era su SkyTG24.
Con il senno di poi viene naturale chiedersi se quest’opera possa essere definita frutto della finzione
L’imbarcazione non si è mai incagliata nel Caffè, ma non è tanto importante questo. Quell’immagine è reale perché la gente, con le sue condivisioni, ha dato una vita a quella barca anche se concretamente lì non c’è mai stata. A Desenzano del Garda, per un breve lasso di tempo, è come se quella barca fosse esistita per davvero.
Con il senno di poi quindi mi piacerebbe dire che mi sono “impressionato” per la potenza che le immagini hanno a livello sociale oggi. Un’immagine fa molto più della realtà se convinci le persone.
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