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Tribunale Bergamo

Tenta di baciare la cameriera che si ferisce cadendo

È stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, un 62enne, titolare di un ristorante della Valle Seriana accusato di violenza sessuale e lesioni ai danni di una sua dipendente. L’uomo, secondo quanto gli veniva contestato, avrebbe tentato di baciare sulla bocca una donna che lavorava nel suo locale, come cameriera. Nel tentativo di respingerlo, lei aveva sbattuto contro un lavandino facendosi male.

Per l’uomo, di origini napoletane, il pubblico ministero Gianluigi Dettori aveva invocato una condanna a tre anni e due mesi di reclusione. Lui ha sempre negato il fatto. L’episodio al centro del processo nel gennaio del 2017 e ieri il collegio presieduto dal giudice Giovanni Petillo (a latere le giudici Laura Garuffi e Rossana Puzzer), ha condannato in primo grado l’uomo a 2 anni, con il beneficio condizionale della pena. Secondo l’accusa erano le 14,30 del 16 gennaio 2017quando la donna, originaria del Marocco e sposata con un bergamasco, alla fine del turno era entra nei bagni del locale e voleva cambiarsi dopo il lavoro. Nei servizi c’era anche una collega della donna. Il titolare del ristorante avrebbe seguito la dipendente e, mandata via la collega, l’avrebbe dapprima stretta per poi cercare di palpeggiarla e baciarla. La dipendente aveva cercando di divincolarsi e nel fare questo, aveva sbattuto contro il bordo di un lavandino e all’accusa di violenza sessuale si è quindi aggiunta quella di lesioni. La donna era poi riuscita a fuggire dal locale, andando a casa di una sua collega. Sarebbe stata quest’ultima a convincerla a presentare denuncia ai CC contro il suo datore di lavoro. Da qui le indagini e il processo di primo grado che si è concluso questo mer4coledì 17 aprile con la condanna dell’uomo.

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