La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bergamo, su richiesta della Procura della Repubblica
, ed ha tratto in arresto:
MANCE Altin, nato a Berat (Albania) il 02/10/1975, residente a Bonate Sopra (BG), in via Piave nr. 22, titolare di permesso di soggiorno per motivi di lavoro, con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio;
GJOKA Oltjon, nato in Albania il 09/06/1990, residente a Mariano Comense (CO) titolare di permesso di soggiorno per motivi di lavoro, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio;
SCORZA Igor Eugenio, nato a Seriate (BG) il 19/01/1982, ivi residente ma di fatto dimorante a Pedrengo (BG) soggetto con numerosi precedenti specifici in materia di reati contro il patrimonio, quest’ultimo posto agli “arresti domiciliari”.
I predetti, unitamente ad altri due soggetti già tratti in arresto, ovvero NANUSHI Ersuel, nato in Albania il 25/06/1983 e residente a Giussano (MB), titolare di permesso di soggiorno per motivi familiari, con precedenti di Polizia con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, e TARAZHI Kristjan, nato in Albania il 03/04/1982 e domiciliato a Giussano (MB), irregolare sul Territorio Nazionale, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di stupefacenti, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di numerosi furti in abitazione, commessi, nel corso dell’anno 2018, in questo capoluogo e nella provincia bergamasca, nonché nelle vicine province di Como e Varese, ed inoltre della ricettazione di vari ulteriori beni proventi di altri, analoghi furti.
Altri due soggetti, attualmente irreperibili, sono attivamente ricercati.
Nel corso della medesima indagine, sono state denunciati all’Autorità giudiziaria un totale di 12 soggetti, e, come detto, sono stati altresì tratti in arresto, in flagranza di reato, i predetti NANUSHI Ersuel, e TARAZHI Kristjan: questi ultimi due si rendevano responsabili dei furti commessi il 26 ottobre 2018 a San Fermo della Battaglia, in occasione dei quali venivano tratti in arresto, in flagranza di reato, da personale della Squadra Mobile di Como.
Pertanto, nell’ambito dell’intera indagine, sono stati tratti in arresto un totale di cinque soggetti, e ne sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria un totale di dodici.
L’attività d’indagine traeva spunto dal furto perpetrato, tra l’1 ed il 2 settembre del 2018, nell’abitazione di un noto professionista bergamasco, sita nella zona del vecchio ospedale cittadino, dalla quale i malfattori asportavano la cassaforte, contenente denaro contante e monili per un valore di oltre 50.000 euro, che veniva fisicamente sradicata dal muro. Nell’occasione i malfattori asportavano, altresì l’autovettura Audi A3 del professionista.
L’immediata attività d’indagine del personale della Squadra Mobile si concentrava su alcuni arnesi atti allo scasso, utilizzati dai malviventi per smurare la cassaforte, ed abbandonati sul luogo del delitto.
Si appurava, dalle caratteristiche degli arnesi, che gli stessi erano stati acquistati, proprio la domenica 2 settembre, presso un centro commerciale della provincia, da due persone: la visione delle immagini del circuito di videosorveglianza del predetto centro commerciale consentiva di appurare che le suddette due persone, nel piazzale del negozio, avevano poi incontrato altri due soggetti giunti a bordo di una Nissan Micra, intestata ad uno degli odierni arrestati, ovvero MANCE Altin: l’autovettura presentava una evidente ammaccatura nella parte posteriore sinistra.
Subito dopo l’acquisto degli arnesi, la Nissan Micra suddetta ed una Fiat Croma erano transitate nella zona dell’abitazione oggetto del furto, così come acclarato dalle immagini di videosorveglianza.
L’analisi dei tabulati e dell’utenza telefonica in uso al predetto MANCE Altin consentiva di accertare innumerevoli contatti con un altro pregiudicato albanese, ovvero GJOKA Oltjon : molti dei contatti erano in concomitanza con il furto del 2 settembre.
Si appurava, altresì che la Nissan Micra di cui si discute, già la notte precedente era transitata nella zona dell’abitazione oggetto di furto: in tale occasione era quindi già stata trafugata l’Audi A3 dai malviventi che, poi tornati il giorno successivo, dopo aver acquistato gli oggetti, provvedevano a smurare la cassaforte.
La successiva attività d’indagine della Squadra Mobile consentiva di localizzare sia la Nissan Micra, che, in località Mariano Comense (CO), la Fiat Croma: entrambe erano parcheggiate in cortili chiusi, nella disponibilità, rispettivamente, di MANCE Altin e GJOKA Oltion.
La successiva attività tecnica, l’analisi dei tabulati telefonici ed i riscontri posti in essere anche tramite le escussioni delle vittime ha consentito di delineare le responsabilità degli indagati in merito a più episodi delittuosi, posti in essere nella città di Bergamo, in vati comuni della provincia, andanti da Curno, a Seriate a Sorisole, ed in centri del comasco e del varesotto. Tutti gli episodi sono caratterizzati, in linea di massima, dal medesimo modus operandi, consistente nell’introdursi nelle abitazioni forzando porte-finestre secondarie ed approfittando della momentanea assenza dei proprietari: in uno dei furti commessi nella provincia di Varese veniva altresì sradicata la cassaforte, analogamente a quanto avvenuto in questo centro in data 2.9.2018.
La successiva attività tecnica in corso consentiva inoltre di appurare che alcuni dei soggetti indagati, il 29 Ottobre del 2018, nel Comune di Seriate, avrebbero avuto un incontro con due uomini, finalizzato alla compravendita di materiale non meglio specificato.
Personale della Squadra Mobile, appositamente appostato, provvedeva al controllo degli astanti, identificando SCORZA Igor Eugenio, che veniva trovato in possesso di diversi strumenti atti allo scasso, e vari monili in oro, tra cui orologi e bracciali, che sarebbero poi stati riconosciuti non solo dalle vittime del furto avvenuto in data 2.9.2018, ma anche dalle vittime di vari furti posti in essere dagli odierni arrestati. Pertanto SCORZA fungeva da ricettatore per conto dei suddetti malviventi.
Altra refurtiva veniva recuperata in data 6.11.2018, allor quando MANCE Altin veniva controllato in compagnia del connazionale H.I., e gli stessi venivano trovati in possesso di svariata argenteria, capi d’abbigliamento ed accessori firmati di notevole valore, tra cui alcuni oggetti trafugati a San Fermo della Battaglia da NANUSHI Ersuel e TARAZHI Kristjan, che avevano pertanto avuto modo, prima di essere arrestati, di consegnare ad un complice parte del maltolto.
Ulteriore refurtiva la si recuperava in data 8.11.2018., allor quando personale della Squadra Mobile, nell’abitazione in uso a K.K. e H.D., due donne, anch’esse indagate e vicine agli autori dei furti, rinveniva diversi oggetti in metallo, argento ed oro.
Molti degli oggetti sequestrati in occasione dei predetti eventi venivano riconosciuti dalle vittime, contattate ed escusse dal personale della Squadra Mobile. La refurtiva di cui non si sono identificati i legittimi proprietari sarà posta in visione sul sito della Polizia di Stato, ovvero www.poliziadistato.it