Un incendio di origine dolosa ha ucciso tre bambine e distrutto il dormitorio di Tonj nel Sud Sudan, relaizzato dall’Associazione Tonj Project, fondata dal salesiano di Rogno don Omar Delasa. La polizia sta presidiando la misisone, mentre l’ambasciata italiana è in contatto con i volontari bresciani e bergamaschi che vi operano.
Nella regione di Tonj nel Sud Sudan, dove da 10 anni opera l’associazione Tonj Project Onlus di Darfo, fondata dal sacerdote salesiano di Castelfranco di Rogno, don Omar Delasa, giovedì 21 marzo un incendio ha distrutto un dormitorio che ospitava 96 bambine affidate alle cure delle suore salesiane. Tre di loro, due sorelline di cinque e sei anni e un’altra di cinque anni, sono tragicamente morte tra le fiamme. Decine di bambine, invece, hanno riportato lievi ustioni ed escoriazioni e sono state medicate nell’ospedale realizzato dai volontari dell’associazione. Sul posto ci sono attualmente molti militari dell’esercito di liberazione e la polizia locale che stanno facendo i conti con la popolazione finita nel caos dopo l’episodio, tentando un assalto armato alla missione. La polizia avrebbe accertato l’origine dolosa dell’incendio, dopo il rinvenimento di una tanica di gasolio e alcuni fogli di giornale abbandonati sulla strada a ridosso della recinzione. I criminali avrebbero appiccato il fuoco dopo aver cosparso di benzina il tetto dell’edificio. EdoardoSacchi, infermiere bergamasco e volontario dell’associazione che si trova a Tonj da tre mesi, ha raccontato l’accaduto: dopo le 21, mentre il volontario bergamasco si trovava in casa, ha sentito le bambine che urlavano. Si è precipitato verso il compound dormitorio ed ha visto le fiamme uscire dal tetto e dalle finestre, mentre alcuni soccorritori correvano con secchi d’acqua. Nel dormitorio c’erano 96 bambine: per loro i materassi e i vestiti appesi alle travi sono diventati una trappola di fuoco. Spento l’incendio, sono intervenuti gli uomini della Polizia con un medico ed un infermiere: i corpi carbonizzti delle tre piccole erano in uno stanzino. Negli ultimi giorni, a Tonj, si è consumata una guerra tra clan che è costata la vita a quattro persone: secondo la Polizia, l’incendio potrebbe essere la ritorsione da parte di uno dei due clan deciso a colpire la famiglia nemica la cui figlia si trovava all’interno della struttura. Le due sorelline morte erano arrivate a Tonj soltanto il giorno prima, mentre la terza era ospite già da qualche mese. L’emergenza resta alta: ospitare le bambine prima di tutto, ma garantire l’incolumità della missione, dove ci sono volontari bresciani e bergamschi. L’Ambasciata italiana di Addis Abeba è in contatto costante con i volontari dell’associazione.