Condannato il 40enne della Val Cavallina, per reati risalenti al 2016 e 2017, riguardanti maltrattamenti e violenza sessuale all’ex compagna peruviana. Il 40enne non si è mai presentato in aula per fornire una tesi alternativa all’impianto accusatorio.
Secondo la ricostruzione dei fatti, basata soprattutto sulle parole della vittima, i due si erano conosciuti nell’agosto del 2016 e, in autunno, avevano iniziato la convivenza. Il rapporto procedeva normalmente fino a quando l’uomo aveva iniziato a diventare aggressivo con insulti minacce e, a dire della donna, anche violenze sessuali, durante le quali la filmava, la colpiva e le spegneva le sigarette sul corpo. La donna, in alcune occasioni, aveva chiesto aiuto a suo fratello che l’aveva portata dal padre del bambino che aveva avuto da un altro uomo. Poi, a inizio estate 2017, aveva deciso di lasciare il 40enne tornando a vivere con l’ex con cui aveva riallacciato i rapporti. Le parole della donna sono state confermate dal fratello e dall’attuale compagno che ha anche raccontato che dopo essere tornato insieme alla donna, il 40enne gli aveva inviato un filmato registrato durante un rapporto intimo con lei. Le parole della donna hanno trovato conferma in un verbale di polizia giudiziaria del 18 luglio 2017 e durante una ispezione fisica, furono visti dei piccoli segni compatibili a possibili bruciature di sigaretta. Nella giornata di giovedì 24 gennaio il Tribunale di Bergamo ha condannato in primo grado il 40enne a 9 anni di reclusione.