Dei sensori per studiare, monitorare, raccogliere dati e individuare i punti più sensibili del lago. E’ questa la proposta pervenuta durante il vertice per la sicurezza sul Lago d’Endine, svoltosi lo scorso 4 gennaio a Spinone.
I sensori permetterebbero di avere una mappatura necessaria per comprendere meglio un fenomeno tanto complesso. L’apporto della nuova tecnologia permetterebbe anche di avere una maggiore sicurezza: buona parte del lago è ghiacciata nell’ultimo mese e parecchi curiosi si sono avventurati per camminare o anche per pattinare sulla superficie, incuranti dei rischi che una rottura comporterebbe.
Riuniti a discutere intorno al tavolo del municipio i rappresentanti delle amministrazioni di Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanica e Spinone al Lago. L’introduzione dei sensori è ancora da valutare, essendo un’ipotesi a lungo termine con costi e modalità d’intervento da definire ma che porterebbe all’archiviazione di dati utili per il futuro.
Nel mentre sono state stabilite misure per la sicurezza e di emergenza, valutate con i rappresentanti dell’Areu, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e i Carabinieri. La tutela prevede la formazione di apposite squadre di soccorso che coinvolgono i volontari locali, necessarie per gestire le prime fasi del soccorso in caso di emergenza. Negli scorsi anni era stato emesso anche un divieto di accesso al lago, restrizione che però era difficile far rispettare a causa dell’ampia area interessata.