49 milioni di euro in banconote da 50 euro ciascuno con l’effigie di Matteo Salvini, Segretario della Lega e Ministro dell’Interno, abbandonato in uno scatolone, sul prato di Pontida: un tesoro fasullo che ha il chiaro sapore della denuncia e dell’ironia per chi,d a Pontida, lanciava gli slogan di “Roma ladrona”.
Il ritrovamento è avvenuto martedì 11 dicembre nel giorno in cui è stata data notizia dell’indagine della Procura di Genova a caccia dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali, dopo la condanna dell’ex leader della Lega Umberto Bossi e dell’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, e la conferma della confisca. La Lega ha concordato con i pm di restituire la somma in rate da 100mila euro per i prossimi 81 anni. L’inchiesta è giunta anche a Bergamo tra studi di commercialisti e una ragnatela di società, dove una parte dei fondi scomparsi potrebbe essere stata occultata, secondo i Pm. Le nuove indagini, unite al rimborso dilazionato, hanno solleticato la fantasia di qualcuno che ha deciso di prendere di mira il Carroccio, mettendo a punto la trovata di inondare il luogo simbolo del raduno nazionale del Carroccio, il “pratone” di Pontida, con le false banconote da 500 euro proprio per un valore di 49 milioni di euro. Ignoti finora gli autori dell’azione dimostrativa: un indizio potrebbe derivare dalle scritte tracciate con bombolette spray sul muro del pratone: sul dipinto del Sole delle Alpi è stata disegnata una svastica mentre a fianco è stata tracciata la scritta “Non era Roma la ladrona?”.