La Compagnia Carabinieri di Verolanuova nell’ambito di servizi finalizzati al rimpatrio ed espulsione di cittadini non in regola con la normativa sugli stranieri mediante controlli nelle stazioni ferroviarie, parchi pubblici e principali arterie di comunicazione in tutto il territorio della bassa bresciana, negli ultimi giorni ha arrestato un cittadino albanese ed un cittadino ucraino fermati in due distinti posti di controllo.
L’albanese, 32enne, già condannato per furto aggravato a Brescia nel 2012 ed espulso dall’Italia nel 2013 come misura alternativa alla detenzione con un residuo pena di poco più di 6 mesi è stato controllato da una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Verolanuova e arrestato nella flagranza del reato di reingresso nel territorio italiano. L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Brescia con rinvio dell’udienza per concessione dei termini a difesa. Nuovo processo che attenderà in carcere, dove è stato portato per scontare il residuo pena di 6 mesi per i furti avvenuti a Brescia. L’ucraino, 29enne, controllato a Pavone sul Mella, è stato arrestato per “possesso di documenti d’identificazione falsi validi per l’espatrio” . L’uomo, entrato in Italia a settembre con un visto valido fino a dicembre, aveva reperito al mercato nero patente e carta di identità false con nazionalità polacca e quindi comunitaria. I militari della Compagnia di Verolanuova sono risaliti alla reale identità a seguito di fotosegnalamento e rilievo delle impronte digitali. L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Brescia, con l’ordine di lasciare l’Italia nel mese di dicembre alla scadenza del visto.