La tosse è un sintomo e non una malattia e può essere la spia di malattie dell’apparato respiratorio o di altri organi , è molto più frequente nei mesi freddi.
La tosse consiste in una espirazione brusca e rumorosa, riflessa o volontaria, che assicura l’espulsione dell’aria e di eventuali sostanze estranee presenti nell’albero respiratorio, si tratta quindi di un riflesso positivo che in alcuni casi può salvare la vita, permettendo l’espulsione di corpi estranei che altrimenti potrebbero provocare il soffocamento. E’ un riflesso positivo anche perché può favorire l’espulsione del muco, che in caso contrario ristagnerebbe nei bronchi provocando complicanze infettive. Ma la tosse, se persistente, diventa anche un sintomo molto fastidioso che spesso impedisce un corretto riposo notturno.
Esistono 2 tipi principali di tosse: la tosse secca( stizzosa o non produttiva) e la tosse grassa (produttiva). La tosse secca si presenta in assenza di espettorato ed è molto fastidiosa. La tosse grassa si manifesta invece con espulsione di espettorato più o meno abbondante e più o meno denso.
Ma quali sono le cause della tosse? Sono molteplici e possono riguardare patologie dell’albero respiratorio ma anche di altri organi ed apparati. Tra le cause respiratorie della tosse si annoverano: le tracheiti, le bronchiti, le laringiti e le polmoniti, ma possono essere implicate anche cause più gravi, come per esempio un tumore polmonare; in questo caso la tosse è persistente e spesso si accompagna ad emoftoe, cioè alla emissione di sangue frammisto a muco. Una tosse tipicamente provocata da una patologia extrarespiratoria è la tosse da reflusso gastroesofageo che in alcuni casi può essere l’unico sintomo di esordio della patologia.
La tosse può essere anche un effetto collaterale di alcuni farmaci. Caratteristica è la tosse da ACE inibitori; sono tra i farmaci più prescritti per la terapia dell’ipertensione,ma abbastanza spesso devono essere sospesi per la comparsa di una tosse persistente, secca e stizzosa che in realtà ha una percentuale di comparsa molto più elevata di quanto riportato nella scheda tecnica. Non sono rari i casi in cui la tosse da ACE inibitori compare anche dopo mesi o addirittura anni dall’inizio della terapia.
Una tosse particolare è quella che viene definita tosse nervosa o psicogena. La diagnosi viene posta dopo aver escluso tutte le cause organiche di tosse sia nell’apparato respiratorio sia di origine extra respiratoria. E’ scatenata o accentuata da tensioni emotive, condizioni di stress e ansia. E’ una condizione che esprime la necessità di essere ascoltati e di affermare la propria esistenza. Del resto il colpo di tosse spesso viene utilizzato anche come stratagemma per far sentire la propria presenza. Caratteristico è il colpo di tosse che alcuni pazienti utilizzano, quando si trovano in una sala d’attesa vuota di un ambulatorio medico, per far percepire al medico la loro presenza.
La terapia della tosse, visto che spesso è un sintomo rilevatore di una patologia, consiste nella terapia della malattia sottostante e può essere rappresentata dalla terapia anti infiammatoria o antibiotica,quando necessaria, ma solo ed esclusivamente dietro prescrizione medica. Utili possono essere anche gli aerosol con cortisonici locali. Se la causa della tosse è un reflusso gastroesofageo vanno usati farmaci anti reflusso e comportamenti alimentari adeguati. Ma come già anticipato il sintomo tosse non va trattato in modo aggressivo, in quanto è un riflesso positivo per la detersione dell’albero respiratorio. Prima di passare ai farmaci è utile adottare alcuni provvedimenti,come una umidificazione dell’ambiente e una sufficiente idratazione del paziente. Possono essere utili gli sciroppi a base di estratti di edera. I sedativi della tosse vanno somministrati solo quando la tosse diviene persistente e soprattutto secca, stizzosa e talmente fastidiosa da non permettere un corretto riposo notturno. Non vanno mai somministrati a bambini di età inferiore ad 1 anno. Si distinguono in sedativi centrali come la CODEINA, (PARACODINA) il DESTROMETORFANO (BRONCHENOLO TOSSE) (oppioidi) e la CLOPERASTINA (SEKI- PRIVITUSS), vanno utilizzati con cautela e alle giuste dosi prescritte dal medico, perché a dosaggio più elevato possono provocare depressione respiratoria. Il sedativo periferico più prescritto è la LEVODROPROPIZINA (LEVOTUSS) sotto forma di gocce o sciroppo.
CASE DELLA COMUNITA’: LEGAMBIENTE BASSO SEBINO, INVESTIMENTI
Tra i tanti aspetti negativi del PNRR, 200 miliardi di spesa a debito senza analisi costi-benefici, come il progetto dei treni ad Idrogeno della Brescia