Fabrizio Pasini, l’uomo che ha confessato di aver ucciso Manuela Bailo, 35enne di Nave, è stato interrogato questo giovedì 23 agosto davanti al gip Giulia Costantino per l’interrogatorio di convalida del fermo. Il pm ha chiesto la convalida del fermo e l’applicazione della custodia cautelare, la difesa ha chiesto le revoca della misura e in via subordinata la concessione degli arresti domiciliari.
Il legale, Pietro Carlo Pettenadu, ha fatto il punto della situazione all’uscita dal carcere: entro le 11.30 di venerdì 24 agosto dovrebbe essere reso noto l’esito delle rispettive richieste. Ora si attende la relazione del medico legale che dica cosa può essere successo. Emergono intanto i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Manuela Bailo, trovata morta lunedì 20 agosto in una cascina di Azzanello. C’è una frattura alla base del cranio che, però, non sarebbe la causa della morte: pare, invece, sia morta per soffocamento. La 35 enne di Nave uccisa dal suo amante, Fabrizio Pasini che ha poi occultato il cadavere, sarebbe rimasta in vita per diverse ore prima che il cuore cedesse. La frattura alla base del cranio è stata rilevata con una Tac ma i medici legali escludono che possa essere la causa della morte e dovranno capire se l’arresto cardiaco provocato da un’emorragia causata dalla caduta, sia la causa della morte; oppure se l’arresto sia dovuto a soffocamento. Pasini avrebbe riferito agli inquirenti che Manuela si era arrabbiata scoprendo che lui aveva fatto un tatuaggio che avrebbero invece dovuto fare insieme: da lì sarebbe nata una lite che poi è degenerata nel modo più drammatico. A Ospitaletto, intanto, è previsto un nuovo sopralluogo con consulenti e periti nella villetta, di proprietà dei genitori di Pasini, dove sarebbe morta Manuela. Nella mattinata di venerdì 24 agosto è previsto l’arrivo dei Carabinieri del Ris che applicheranno il metodo della ricerca con luminol per l’analisi delle tracce ematiche.