Era uscito per fare un giro con la sua bici da corsa sulle strade di Avesa, comune del Veronese dov’era nato e cresciuto e dove tornava ogni weekend per stare con la famiglia. Non vedendolo rincasare, dopo alcune ore, i familiari hanno dato l’allarme per la scomparsa di Carlo Ferrari, 32enne agente di polizia Locale, da qualche mese in servizio a Villa Carcina.
Nel pomeriggio di sabato 7 luglio la drammatica notizia: il corpo senza vita di Carlo Ferrari è stato rinvenuto in un fossato. A fare la tragica scoperta due giovani ospiti di un centro profughi del Veronese. Mentre rientravano nella struttura hanno sentito il cellulare della vittima squillare a lungo: hanno seguito la suoneria, finendo per imbattersi nel cadavere. Immediato l’allarme: sul posto si sono precipitati i carabinieri e i Vigili del Fuoco. Stando a quanto finora ricostruito, si escludono eventuali responsabilità di terze persone: si tratterebbe di una drammatica caduta. Il 32enne, ex corridore professionista, sarebbe caduto dalla bici da corsa mentre percorreva la strada che attraversa il bosco di Avesa. La bicicletta è stata trovata a qualche metro di distanza e non presenterebbe segni o ammaccature tali da far pensare a un incidente. A stabilire con esattezza la causa del decesso sarà l’autopsia. Dolore e incredulità tra i colleghi della Polizia locale di Villa Carcina, dove Carlo, in pochi mesi, aveva saputo farsi apprezzare e stimare.