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Polizia di Stato: ammonimenti del Questore

La Questura di Brescia, dall’inizio del 2018 ad oggi, ha avviato 51 procedimenti amministrativi finalizzati all’emissione di provvedimenti di ammonimento.

Questo strumento amministrativo viene adottato per lo più per contrastare il reato di stalking che si configura nel caso in cui le continue azioni vessatorie, anche se solo psicologiche, ingenerano nella parte offesa uno stato di ansia e di timore, oltre a costringerla a modificare le proprie abitudini di vita.

In 23 dei 51 casi, la sola comunicazioni di avvio del procedimento è stata sufficiente a far desistere lo stalker o famigliare maltrattante dalla sua azione e, dunque, i procedimenti effettivamente sfociati in provvedimento di Ammonimento del Questore sono stati 28.

22 di questi sono stati emessi in contrasto a casi di stalking legato a motivazioni sentimentali, 4, invece, per stalking condominiale.

Quest’ultimo fenomeno da un lato da sempre interessa il vicinato, dall’altro, solo da pochi anni, grazie allo strumento dell’ammonimento, può essere monitorato ed interrotto, senza ricorrere alla denuncia o alle valutazioni della magistratura.

Tra gli ammonimenti del Questore emessi per motivi di stalking condominiale, uno ha interessato un uomo di 40 anni che, in provincia di Brescia, presso la sua abitazione, perpetrava comportamenti persecutori nei confronti del vicinato.

Gli atteggiamenti dell’uomo spaziavano dai meno gravi, come il fischiettare rumorosamente lungo le scale condominiali, ai più invasivi, come l’imbrattamento degli zerbini altrui con materiale fisiologico del proprio cane.

L’azione più intenzionale, però, consisteva nell’utilizzo che il quarantenne faceva di un diserbante vietato nelle aree frequentate dalla popolazione, spruzzandolo sulla siepe e sul prato dei vicini che si erano accorti di questo dopo che l’erba si era bruciata, nonostante il funzionamento dell’impianto di irrigazione. Il vicinato, esasperato, aveva iniziato a filmare di nascosto, anche dagli spioncini, le azioni dell’uomo, riuscendo ad immortalarlo proprio mentre spara del liquido dall’ugello di un serbatoio. Alle segnalazioni erano seguiti gli accertamenti e le analisi di laboratorio che hanno confermato le ipotesi di “avvelenamento”.

Nonostante i richiami a rispettare il regolamento condominiale e le normali regole di buon vicinato, il soggetto non ha mai desistito dalle sue condotte, motivo per il quale il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Brescia, dopo accurati riscontri e colloqui con i singoli condomini, ha istruito il provvedimento di ammonimento firmato dal Questore.

Se tale provvedimento amministrativo è finalizzato a porre termine alle azioni dell’ammonito senza dare avvio ad un procedimento penale, però, nel caso di commissione del reato di cui all’art. 612 bis del Codice Penale, la pena prevista è aumentata ed è obbligatorio l’arresto in flagranza, cioè senza la necessità di ulteriore segnalazione o denuncia da parte della vittima.

I rimanenti 2 casi dei 28 si sono concretizzati in ammonimento per maltrattamenti in famiglia.

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