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Frana Put del guat

Al lavoro per riaprire la Val Malga di Sonico

Dopo la situazione di allarme di martedì 3 luglio, quando una frana era scesa sulla Val Malga, in territorio di Sonico, nella zona del “Put del Guàt” ostruendo la strada e isolando di fatto le strutture montane, tra cui 4 rifugi, alcune baite e impedendo a diversi escursionisti con le loro le auto di rientrare a valle, mercoledì 4 luglio si sono effettuati i sopralluoghi.

Il sindaco Gian Battista Pasquini ha accompagnato un geologo, i tecnici della Regione e del Comune e il responsabile del servizio Bonifica della Comunità montana per verificare la situazione della strada e la zona della Val Rossa, dopo che il torrente martedì alle 17.30 aveva scaricato circa 500 m³ di materiale che in gran parte è scivolato via, grazie alla galleria artificiale, ma una parte è rientrato dai finestroni, finendo sulla sede stradale e costringendo alla chiusura. I rilievi hanno evidenziato che la strada non è stata danneggiata e, asportati i detriti, potrà essere riaperta anche perché in quota non è stata rilevata presenza di altro materiale instabile. Il sindaco ha incaricato un’impresa che dovrà ripulire il tutto e, tempo permettendo, visto che sarebbero in arrivo altre precipitazioni, ed entro 24 ore si potrebbe tornare alla normalità dopo i momenti di apprensione vissuti da parte di chi si trovava in Val Malga o sui sentieri verso i rifugi. Tra questi anche un gruppo di otto ragazzini che erano al sicuro al rifugio Premassone quando aveva iniziato a diluviare e solo dopo 4 ore i soccorritori li hanno riportati tutti a valle.

 

 

 

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