L’Università degli Studi di Bergamo si posiziona al 94° posto della Young University Rankings, la classifica delle università mondiali di età pari o inferiore a 50 anni elaborata dalla rivista inglese Times Higher Education.
“L’edizione 2018 della classifica Young University Rankings include 250 istituzioni provenienti da 55 Paesi diversi – spiega Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo – Posizionarsi al 94° posto su scala globale è un ottimo risultato, che viene da anni di impegno costante che riguarda non solo il mio rettorato: porto avanti con convinzione la linea intrapresa dai miei predecessori – adoperandomi al meglio per incrementare un’offerta formativa che oggi si distingue sul piano nazionale, di eccellenza e dal taglio internazionale. Abbiamo rivisto gli assi fondamentali della nostra offerta, ricalibrandoli anno dopo anno, caratteristica non così frequente negli atenei italiani. Abbiamo deciso, con una scelta coraggiosa, di modificare costantemente le nostre proposte adeguandole anche alle richieste del territorio ma soprattutto a quelle nazionali e internazionali, e gli studenti ci ripagano. Qui trovano servizi collaterali, spazi più che dignitosi e un’offerta formativa al passo con i tempi, come certificato dal Times Higher Education».
Le classifiche universitarie di Times Higher Education sono le più complete, equilibrate e attendibili al mondo: una risorsa vitale di cui accademici, studenti, famiglie, industria e governi hanno fiducia a livello globale. Nella classifica mondiale l’Università degli Studi di Bergamo si posiziona intorno al 400 esimo posto https://www.timeshighereducation.com/world-university-rankings/2018/world-ranking#!/page/0/length/25/locations/IT/sort_by/rank/sort_order/asc/cols/stats
«Per l’ateneo, che proprio quest’anno celebra i 50 anni di attività, – spiega Paolo Buonanno Prorettore alla ricerca con delega alla comunicazione di Ateneo – posizionarsi nelle top 100 della prestigiosa classifica delle Giovani Università 2018 del Times Higher Education (THE) si tratta di un traguardo molto significativo, a conferma del fatto che il nostro Ateneo si stia muovendo verso la direzione giusta sia per quanto riguarda le tradizionali missioni dell’Università, alta formazione e ricerca scientifica, sia per quanto riguarda la cosiddetta “terza missione”, ovvero l’integrazione dell’ateneo con il territorio e la società. Il ricco cartellone di eventi aperti al pubblico – laboratori, lezioni, proiezioni, escursioni – organizzati per il 50esimo dell’Ateneo ci sta permettendo di condividere questi valori con moltissime persone di qualsiasi età.»
La classifica si basa su 5 parametri: Teaching – Insegnamento (qualità della didattica offerta agli studenti, pesa per il 30%), Research – Ricerca (qualità della ricerca dell’Ateneo, pesa per il 30%,) Citations- Citazioni (impatto della ricerca dell’Ateneo, pesa per il 30%), International Outlook – Attrattività Internazionale, pesa per il 7,5% e Industry Income (capacità di attrarre finanziamenti privati, pesa per il 2,5%).”
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Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario