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Mario Aresi partigiano

A Gandino il partigiano Aresi e l’ulivo degli Stranieri

“Dobbiamo credere nei giovani che sono l’avvenire della patria e che con la loro passione ed il loro entusiasmo debbono adoperarsi perchè diventi più umana e più forte”. Le parole tratte da un discorso tenuto nel 1979 dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, fanno da incipit a Gandino alle celebrazioni per il 25 aprile, 73° anniversario della Liberazione.

Nella serata di vigilia, martedì 24 aprile alle 20.45 nella sala conferenze della Biblioteca Civica Brignone, l’Assessorato alla Cultura del Comune ha organizzato una serata di canti e ricordi, dedicati alla Resistenza, ai tragici fatti della Malgalunga ed alla Liberazione. Ad animare la serata sarà l’Associazione Culturale di Musica “Rataplam”, guidata da Teresa Villa ed attiva a Mapello sin dal 1994. Alla ricerca legata a strumenti della tradizione (fra i quali anche il baghèt e le campanine, tipiche della Val Gandino), il gruppo unisce un forte impegno civile. Per l’occasione i canti saranno accompagnati dalle letture espressive di Sara Manfredi.

Nel corso della serata porterà la sua testimonianza il partigiano Mario “Fufo” Aresi, già attivo nella Brigata Garibaldi. Mario Aresi condivise con “Ivan” Limonta (scomparso di recente) ed altri compagni l’azione dell’11 luglio 1944 a Gandino, rimanendo ferito. Quel giorno, in un agguato organizzato dai fascisti, furono uccisi i partigiani Giovanni Cazzaniga “Maistrak” e Tolmino Fontana. Mercoledì 25 aprile le celebrazioni mattutine prenderanno il via alle 9 con il ritrovo in Piazza Vittorio Veneto e la deposizione di corone d’alloro ai monumenti di Cirano e Barzizza. Dalla piazza del Municipio muoverà il corteo verso la Cappella dei Caduti al Cimitero e successivamente il parroco don Innocente Chiodi celebrerà la messa in Basilica. A chiudere la mattinata sarà la cerimonia ufficiale davanti al Salone della Valle, sulla cui facciata sono poste le lapidi a ricordo dei caduti gandinesi. Il Civico Corpo Musicale di Gandino accompagnerà l’intera cerimonia, cui daranno il proprio contributo i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria, che eseguiranno l’Inno di Mameli. Dopo il discorso del sindaco Elio Castelli, vi sarà nel Parco Comunale Verdi un significativo gesto organizzato dalla Consulta degli Stranieri. Verrà infatti messo a dimora un albero d’ulivo, simbolo di pace fra i popoli. La Consulta è stata istituita nel 2004, fra le primissime dell’intera provincia di Bergamo. In questi anni ha collaborato con il Comune per favorire l’integrazione in paese delle persone straniere, attraverso attività concrete e condivise come il corso d’italiano indirizzato alle donne, l’annuale Incontro Internazionale in Vicariato con momenti di riflessione e cena etnica, incontri per la sicurezza domestica, rapporti con il mondo della scuola, occasioni ricreative. Lo scorso ottobre le elezioni per il rinnovo della Consulta degli Stranieri hanno eletto quali nuovi membri Esmeralda Bejarano (Messico), che sta seguendo la realizzazione di un autonomo sito internet, Guy Michel Bernard Cornu (Francia), Abdessamad Lamanchi (Marocco), Tuin Malhas (Turchia), Jean Marie Mendy (Senegal) e Wally Ndong (Senegal).

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