Era stata arrestata nel dicembre dello scorso anno per maltrattamenti nei confronti di persone affetta dalla sindrome di down, ospiti di una struttura protetta di Piazza Brembana. La donna, una badante di 50 anni, residente a Val Brembilla, è stata condannata (con rito abbreviato) a due anni e 4 mesi di reclusione. Revocati, quindi, gli arresti domiciliari, per lei ora si apriranno le porte del carcere.
L’arresto è stato eseguito in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P del Tribunale di Bergamo, al termine di un’articolata attività investigativa, avviata nel mese di novembre 2017 e condotta con l’impiego di microspie installate nella struttura assistenziale. L’indagine ha permesso di accertare reiterate violenze psicologiche e fisiche nei confronti degli ospiti.
In alcune occasioni, le vittime sarebbero state percosse con schiaffi e costrette a rimanere seduti per ore al buio oppure in silenzio.