Oltre alla grammatica, serve anche, e soprattutto, la pratica. E’ la chiara conferma di un antico proverbio il progetto dell’Istituto Superiore Valle Seriana di Gazzaniga, che ha visto impegnate negli ultimi mesi le allieve del corso per Operatore Socio Sanitario (classi prime). Coordinate dalla docente Maria Sancineto, in collaborazione con la collega Maria Luisa Pezzoli, le giovani studentesse hanno avuto modo di appassionarsi ad attività pratiche di taglio e cucito, che hanno portato alla realizzazione di pregevoli manufatti (borse, porta tablet, porta cellulari, cuscini) esposti in questi giorni presso le sale dell’Istituto.
“Il progetto – spiega Maria Sancineto – era partito inizialmente nell’ambito delle ore curricolari di storia dell’arte e disegno, per la preparazione dell’albero di Natale con materiali di recupero, ad esempio cortecce, e la confezione di addobbi in lana. I positivi riscontri, pur qualche difficoltà logistica, hanno incoraggiato a gennaio la creazione di un vero e proprio laboratorio che consentisse di avviare un progetto di recupero della manualità. Il dirigente scolastico Alessio Masserini ed il professor Felice Perani dell’ufficio tecnico, hanno supportato la necessità di attrezzare in maniera adeguata le sette studentesse aderenti, con macchina da cucire e materiali”.
A dare un valore aggiunto importante all’intraprendenza della scuola di Gazzaniga è stata da subito la simbiosi con il progetto di rilancio della Lana Val Gandino, che negli ultimi mesi ha attivato pastori, artigiani ed enti pubblici per mantenere viva una filiera completa che vada dall’allevamento ovino ai prodotti finiti. “Ci ha colpito – sottolinea Sancineto – il fatto che spesso i pastori, dopo la tosatura delle pecore, sono costretti a conferire la lana come rifiuto in discarica, non essendoci la possibilità di trattare la materia prima. abbiamo pensato che il nostro impegno, pur semplice e limitato, potesse essere concreto auspicio per ridare dignità a materiali che hanno fatto la storia artigianale ed industriale della Valle”.
Ecco allora i contatti con il gruppo costituitosi a Peia lo scorso ottobre ed in particolari con due realtà produttive del territorio: il Feltrificio Gusmini e la Filatura ITB dei fratelli Bosio, entrambe con sede a Cene. Hanno donato materiali ed organizzato per il prossimo 26 aprile una visita alle sedi produttive. Le allieve Ilaria Cantù, Katia Cattaneo, Eleonora Stancheris, Martina Madonna, Sara Cabrini, Francesca Ghilardi e Valeria Arcuri si sono messe al lavoro, utilizzando per alcune finiture anche l’uncinetto tunisino. “Abbiamo verificato – sottolinea Sancineto – come la manualità fine possa essere utile alla motivazione nello studio teorico, generando autostima e dialogo interpersonale. A tutto questo si uniscono conoscenza dei materiali, delle attrezzature, dei procedimenti esecutivi. Le ragazze hanno colto appieno il piacere di progettare e realizzare un prodotto finito. Davvero una bellissima esperienza che gratifica studentesse e docenti”.
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