“Porto in Regione Lombardia la concretezza del sindaco, il primo livello del rapporto fra cittadino e istituzioni, l’amministratore pubblico cui il cittadino immediatamente si rivolge; da Governatore lombardo intendo iniziare un percorso che accorci le distanze anche fra Regione e cittadini, che renda più semplice e diretta la relazione con le comunità lombarde, che renda naturale per ognuno guardare con fiducia a questa Istituzione”. Così il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana nel suo intervento in Consiglio regionale in cui ha illustrato le linee guida del suo programma di governo.
DIALOGO CON TERRITORIO COME METODO DI LAVORO – “Da presidente dei lombardi – ha proseguito Fontana – mi metterò nei panni di chi rivolge domande alla pubblica amministrazione e cercherò di fornire la modalità più veloce ed efficace per ottenere una risposta. Il dialogo con coloro che vivono il territorio sarà il metodo di lavoro, sarà la cifra di questo governo regionale, per programmare con una visione di prospettiva e responsabilità le priorità della nostra Lombardia. Questa sarà un’area di intervento di carattere strategico per l’attuazione del prossimo Programma Regionale di Sviluppo”. Dopo aver descritto i criteri e gli obiettivi con cui sono state assegnate le deleghe ai sedici assessori regionali che compongono la giunta, Fontana si è soffermato sulla sua visione della ‘Lombardia domani’.
UNA VISION PER PROGRAMMARE – “La Lombardia sarà regista delle politiche che interesseranno il nostro territorio negli anni a venire. Sono convinto che occorra una vision – ha rimarcato – e con essa una capacità programmatoria e di indirizzo che non solo sia in grado di gestire lo status quo, ma soprattutto consenta di prevedere, immaginare, sostenere gli sviluppi di domani”.
UN’AUTONOMIA VIRTUOSA – “Dobbiamo lavorare – ha detto ancora Fontana – per ottenere un’autonomia virtuosa, dove venga evidenziato il merito della nostra regione di poter amministrare liberamente le proprie risorse. L’autonomia, motivata dal merito, è un meccanismo premiante per le regioni che sanno ben amministrare: mettere in competizione le regioni significa innescare una modalità di valutazione delle performance che tiene conto davvero delle capacità dei governi regionali di valorizzare le proprie caratteristiche. Con una rivoluzione di buonsenso si può superare il gap strutturale che definisce le differenze tra le regioni del nord e quelle del sud, ad esempio”. “Ridurre la distanza tra le regioni rappresenta la realizzazione di quell’autonomia virtuosa, basata sul merito, che consentirebbe alle regioni che già funzionano bene – come la nostra – di godere dei frutti del proprio lavoro, ma anche di mettere in atto uno shock, i cui vantaggi andrebbero proporzionalmente a beneficio proprio di quelle aree che necessitano di coprire le maggiori distanze e differenze”.
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CENTRALITA’ DEGLI ENTI LOCALI – “Ridare centralità agli enti locali, che esprimono le potenzialità, le istanze, i bisogni dei cittadini significa poter realizzare un reale federalismo dei territori: è dunque indispensabile la collaborazione degli enti locali, a partire dai sindaci, in una logica di dialogo leale, funzionale e di sussidiarietà tra Regione, Province e Comuni”.
VA RIPENSATA ARCHITETTURA DELLO STATO – “L’incompiuta riforma dell’architettura dello Stato – ha proseguito il presidente Fontana – ha prodotto danni incommensurabili agli assetti istituzionali ridotti al collasso: le Province sono state svuotate di risorse e ne è stata prefigurata l’imminente soppressione; ma le Province ci sono, hanno competenze importanti e devono ritornare ad avere quel ruolo di snodo tra la programmazione regionale e il Comune. Ruolo di primo piano avrà anche la Città Metropolitana di Milano, altra eccellente incompiuta, cui sarà utile valutare l’eventuale cessione di deleghe e competenze. Infine, i comuni, prima frontiera del supporto ai cittadini, hanno subito in questi anni un procedimento di riduzione dell’aria: tagli lineari hanno soffocato l’azione di chi risponde in maniera più frequente e diretta ai cittadini. È un atteggiamento da cambiare”.
PATTO ANCI REGIONE – “Per questo vogliamo continuare nell’esperienza del patto regionale che in Lombardia è stato sperimentato, prima che altrove, grazie all’accordo tra ANCI Lombardia e Regione – ha sottolineato il presidente Fontana – che rappresenta una boccata d’ossigeno per diversi comuni e che sarà uno dei provvedimenti all’ordine del giorno della prossima seduta di Giunta. Così come vogliamo continuare nell’esperienza dell’Indice Sintetico di Virtuosità che abbiamo sperimentato in Regione Lombardia insieme ai Comuni”.
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO – “Tra i punti che devono essere enfatizzati nell’azione del governo regionale – ha spiegato Fontana – ci sarà l’evoluzione del sistema sanitario e sociosanitario regionale, il cui assetto – recentemente modificato dalla l.r. 23/2015 – prevede un periodo di attuazione e consolidamento, volto al mantenimento dell’eccellenza del sistema, punto di attenzione strategica per la legislatura appena iniziata”.
POLITICHE DEL LAVORO, IMPRESE E INNOVAZIONE – “Regione rappresenta il traino per il paese e le politiche di crescita economica sono strettamente legate anche allo sviluppo delle politiche del lavoro, per le imprese, per l’innovazione; questa – ha detto con forza il presidente di Regione Lombardia – sarà un’ulteriore area strategica per la legislatura. La crescita sarà sostenibile e sarà caratterizzata dal sostegno degli investimenti pubblici, perché le infrastrutture sono una chiave di sviluppo, soprattutto se rispettose del territorio e dell’ambiente”.
I GRANDI EVENTI SPORTIVI AMBITO STRATEGICO – “Sulla scorta dell’attrattività sviluppata dall’evento Expo 2015, considero ambito strategico per la legislatura – ha precisato Fontana – anche l’ottimizzazione dei grandi eventi sportivi, intesi come volano per l’economia e la promozione del territorio”.
LE RISORSE UMANE – “E’ considerata ambito strategico – ha concluso il presidente – la valorizzazione del personale sia interno che degli enti del sistema, che necessiteranno di un procedimento di revisione e ottimizzazione nella gestione”.