Un’ala di una palazzina è esplosa per una fuga di gas senza provocare vittime a Rescaldina. Dalle macerie sono stati estratti gli abitanti, alcuni feriti gravemente, ma tutti vivi, anche se per due di essi, marito e moglie ricoverati all’ospedale Niguarda di Milano, con gravi ustioni (Foto: Ansa Lombardia).
La deflagrazione, avvenuta alle 7.38 di sabato 31 marzo e ripresa da una telecamera di videosorveglianza, ha colto i residenti nel sonno. Un boato che ha svegliato tutti con un’onda d’urto che ha fatto tremare le case vicine. A rimanere sotto le macerie sono state cinque persone, oltre ad altre quattro che sono scappate da sole con appena qualche graffio. Uscendo dalla porta di casa hanno trovato il vuoto: le scale e il pianerottolo si erano schiantati a terra. Il caseggiato è un condominio di 12 unità abitative disposte su tre piani, con alcuni appartamenti vuoti e 27 residenti in tutto. Il cedimento ha riguardato un intero blocco, con l’esplosione che, avvenuta al piano terra, ha fatto accartocciare su se stessi i due piani sovrastanti.
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