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Tribunale BS particolare

15 nei guai per phishing

Davanti al gup Lorenzo Benini e al procuratore aggiunto Carlo Nocerino 15 persone devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso di sistemi informatici, all’accesso abusivo a un sistema informatico, intercettazione di comunicazioni informatiche e alla frode informatica.

Nei guai sono finiti 4 rumeni, 5 bresciani, 2 napoletani, un milanese, un brianzolo, un albanese ed un pachistano. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Lara Ghirardi, al vertice dell’organizzazione vi era un rumeno insieme a due connazionali giudicati in altro processo. Nella banda i bresciani invece avevano un ruolo decisamente più defilato. Per scardinare la cassaforte digitale di decine di correntisti di Cariparma, Veneto Banca, Bper, Bnl e Poste Italiane, i rumeni si era fatti strada nel phishing. Ai clienti inviavano email in tutto e per tutto credibili, chiedendo loro di cliccare link per aggiornare le credenziali. Se questi cascavano nel tranello, i “malintenzionati” si ritrovavano per le mani chiavi d’accesso per operare banking online dei truffati e far sparire loro centinaia di migliaia di euro. Con la complicità di negozianti delle telecomunicazioni (uno di Brescia, l’altro di Milano), l’associazione era riuscita a sormontare anche gli ostacoli più duri: clonavano le sim per ottenere i codici, che solitamente arrivano via sms, necessari per disporre bonifici dal web. Decisive per l’inchiesta sono state le intercettazioni e le immagini delle telecamere installate sopra gli sportelli bancomat. Alcuni dei quindici imputati sono stati ritratti mentre prelevano con carte clonate. L’inchiesta della Guardia di Finanza aveva portato in carcere i vertici della organizzazione in diversi momenti. Uno di questi era fuggito in Inghilterra, ma non era riuscito a sottrarsi alla cattura. Quattro imputati hanno chiesto di patteggiare la pena; quattro sono irreperibili, gli altri sette invece hanno chiesto il rito abbreviato. L’udienza preliminare, per tutti, è destinata a chiudersi il 12 giugno.

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