La più frequente complicanza oculare del diabete mellito è la retinopatia diabetica, che a sua volta è la più frequente causa di cecità. In seguito all’ischemia della retina, si sviluppano nuovi vasi che sanguinano molto facilmente causando emorragie retiniche che se si ripetono, possono portare al distacco di retina.
Il glaucoma è una patologia causata da un aumento della pressione del liquido intraoculare che a lungo andare provoca un danno del nervo ottico con danni visivi che possono portare alla cecità. Il glaucoma cronico più frequente è il glaucoma ad angolo aperto che viene considerato un killer silenzioso della vista, perchè decorre spesso in modo asintomatico ed è una delle cause più frequenti di cecità. E’ più frequente dopo i 40 anni e la diagnosi si pone principalmente con una semplice misurazione della pressione intraoculare che normalmente è compresa tra 10 e 21 mm Hg. Anche in questo caso quindi vale la regola fissa in medicina che la prevenzione è più importante della terapia. La cataratta è una opacizzazione parziale o totale del cristallino, che può interessare un solo occhio o entrambi. La forma più frequente di cataratta è la cataratta senile, la cui incidenza aumenta con l’età e che è più progressiva in soggetti affetti da diabete e ipertensione arteriosa. E’ presente nel 50% delle persone di 75 anni e nel 70% delle persone dopo gli 80 anni. Il sintomo principale consiste in un annebbiamento della vista. La terapia più diffusa viene definita con il difficile termine di facoemulsificazione che consiste in una frammentazione del nucleo del cristallino tramite laser o ultrasuoni, successivamente si procede alla sua aspirazione e alla apposizione di un cristallino artificiale. E’ un intervento che non richiede ricovero ospedaliero e che viene eseguito previa instillazione nell’occhio di un collirio anestetico locale.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario