E’ finita in tribunale la rissa avvenuta nel corso della partita del campionato Csi di calcio tra l’Oratorio Villaggio degli Sposi e Gli amici di Verdello nel febbraio del 2015.
Durante la sfida di dilettanti a undici, finita 2-2, ci fu una rissa con tre espulsi: due giocatori avversari litigarono su chi doveva battere la rimessa laterale: ma ad un certo punto la situazione era degenerata, con un parapiglia fra più giocatori. All’improvviso, secondo l’accusa, Stefano Cerruti, centrocampista della squadra di Verdello, difeso dall’avvocato Rocco Disopra, avrebbe tirato un pugno a Davide Cattaneo, attaccante dei padroni di casa, difeso dall’avvocato Cristina Macario. Un cazzotto talmente forte da mandare a terra l’avversario, tramortito e con il viso ridotto a una maschera di sangue. Venti i giorni di prognosi per lui, portato in ospedale in ambulanza. Per sedare gli animi quel giorno intervenne anche la polizia. Cerruti venne espulso dall’arbitro e il comitato sportivo di Bergamo gli inflisse una squalifica di otto giornate. Ora di quel pugno, a distanza di due anni, se ne occupa anche il tribunale, dove lunedì 8 gennaio c’è stata la prima udienza per lesioni nei confronti del giocatore. A testimoniare, oltre ai compagni di squadra del ferito, anche l’arbitro di quella partita che non aveva assistito alla scena del pugno, ma sul referto lo aveva scritto, perché gli era stato raccontato nello spogliatoio. La prossima udienza è in programma il 12 aprile, quando oltre alla deposizione di due testimoni ci sarà anche la discussione e la sentenza.