La Polizia di Brescia sta svolgendo accurate indagini a seguito dell’esplosione avvenuta nella notte di San Silvestro a Rezzato, costata una ferita gravissima al volto e un ricovero d’urgenza in prognosi riservata ad un 28enne macedone, che lo aveva innescato con il ricorso ad un mortaio artigianale.
Gli investigatori della Polizia di Stato hanno raccolto anche frammenti del petardo, risalendo ad un 40enne di Ospitaletto che avrebbe venduto i botti, risultato privo delle autorizzazioni che il livello di pericolosità del gioco pirotecnico (categoria F4) richiedeva per la cessione. Di qui anche le perquisizioni scattate successivamente. Gli agenti hanno anche sequestrato altri 5 fuochi d’artificio analoghi a quello che ha causato la ferita, che lo stesso macedone aveva consegnato ad un vicino di casa. Il 40enne è stato indagato a piede libero per il reato di cessione illecita di materiale esplodente: secondo le norme, infatti, il materiale pirotecnico in questione non solo non poteva essere venduto dall’uomo, ma per giunta poteva essere affidato solo a persone con competenze specialistiche. Nel frattempo, buone notizie per il 28enne: i medici a cinque giorni dai fatti hanno sciolto la prognosi e il giovane sembra avviato alla guarigione.