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Un aiuto per le famiglie in difficoltà

È chiaro a tutti che vi è un esponenziale aumento del numero delle separazioni e dei divorzi in Vallecamonica e non solo, ciò evidenzia la fragilità della vita di coppia che spesso viene sottovalutata.

Quando il progetto di vita in comune, si frantuma, spesso, ci si trascina in un periodo “interminabile” caratterizzato a volte, da una elevata conflittualità, confusi silenzi, sprezzanti commenti, in una spirale distruttiva che vede l’uno contro l’altro; un’esperienza dolorosa sia per i coniugi che per i figli, spesso spettatori deboli e impotenti…

I figli hanno bisogno di certezze e di sentire che la mamma ed il papà continuano ad esserci, che ci saranno sempre e che continuano ad amarli, anche se non vivono più insieme.

L’eccessiva conflittualità fa scordare ai coniugi di essere ancora genitori… e che i figli hanno il diritto e il bisogno di entrambi. Per riuscire a mantenere saldo il legame genitoriale, a volte, occorre aiuto.Con l’aiuto di un professionista, il Mediatore familiare, gli ex-coniugi o conviventi, hanno l’opportunità di trovare uno spazio in cui poter nuovamente comunicare, ed un tempo adeguato per poter accettare, elaborare, trasformare, rinegoziare le relazioni familiari e ricomporre un nuovo progetto genitoriale.

All’interno della stanza di Mediazione, ciascun genitore, può fare proposte, esprimere dubbi, paure, perplessità, al fine di prendere accordi interiorizzati e condivisi per la gestione dei figli e per la ricostruzione di nuovi equilibri familiari.

La mediazione familiare è dunque un “percorso” volto alla “presa di accordi” che ha come presupposto il cambiamento che si compie per piccoli passi, in un costante divenire lungo un cammino comune che parte dall’ascolto e dalla adesione volontaria al progetto.

L’obiettivo è che i due genitori possano tornare ad incrociare gli sguardi affinché: la comunicazione diventi “parlata” e non più “urlata” o “taciuta”, si recuperi la capacità di mettersi “nei panni dell’altro”, si torni a “riconoscere l’altro”, si torni ad “ascoltare” l’altro. Allora alla logica distruttiva si sovrappone, la logica costruttiva e si è trovato un nuovo canale comunicativo.

La coppia coniugale in crisi affronta responsabilmente il proprio ruolo di genitori, per garantire ai figli la continuazione di quel legame che si chiama essere mamma e papà.

(immagini di repertorio)

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