Nella giornata di giovedì 21 dicembre presso il tribunale di Brescia si è celebrata l’udienza preliminare nell’ambito del processo a carico Abderrhaim El Mouckhtari, marocchino 54enne che il 3 febbraio i quest’anno ha ucciso Nadia Pulvirenti, 25enne operatrice socio-sanitaria alla Cascina Clarabella di Iseo.
Il fatto è avvenuto nella comunità di recupero in cui il nordafricano risiedeva da tempo. Il giorno della tragedia, la giovane aveva raggiunto la stanza dell’uomo per la consueta seduta di riabilitazione psichiatrica, ma qualcosa nella testa del 54enne aveva fatto scattare una molla aggressiva, arrivando colpire la ragazza con dieci fendenti. Armato di coltello, era scappato dalla struttura ed era stato arrestato dai carabinieri nelle vicinanze. Attualmente il marocchino si trova in comunità a Castiglione delle Stiviere. Durante l’udienza, che è stata aggiornata all’1 febbraio 2018, quindi esattamente un anno dopo il dramma, il giudice Alessandra Di Fazio ha deciso di disporre una perizia psichiatrica per l’uomo. Il legale del marocchino ha chiesto di procedere con rito abbreviato. I familiari e il compagno della 25enne si sono costituiti parti civili.