Nella giornata di martedì 5 dicembre i Carabinieri della Stazione di Carpenedolo, unitamente ai militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia, hanno fermato 56enne italiano e un 42enne pachistano, residenti a Montichiari, ritenuti responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
Nel corso dei controlli ad una delle strutture di accoglienza, alcuni cittadini extracomunitari richiedenti asilo avevano dichiarato di lavorare presso aziende varie della bassa Bresciana. I Carabinieri della Stazione, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia, hanno pertanto effettuato vari controlli presso le aziende indicate. In una di queste i militari notavano tre soggetti che si stavano allontanando sul retro. Le irregolarità amministrative riscontrate nel corso dell’ispezione e le risposte elusive rese dal titolare dell’azienda, unite all’atteggiamento di sudditanza colto tra gli operai presenti, hanno dato il via ad una serie ulteriori acquisizioni di notizie ed elementi che hanno fatto emergere una situazione di sfruttamento e caporalato aggravato. Il pakistano si occupava di individuare e reclutare la manovalanza tra soggetti extracomunitari in difficoltà mentre il titolare della ditta offriva loro un’occupazione per la quale pagava un corrispettivo di circa 3,50 euro all’ora, con massacranti i turni di lavoro fino a 10 ore giornaliere per sei giorni. Non erano contemplate le ferie e i riposi festivi infrasettimanali. Il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brescia ha recuperato complessivamente la somma di 40.000 euro, derivanti dallo sgravio previsto nell’ultima finanziaria; sono state elevate contravvenzioni per un ammontare di 32000 euro.