Duecento anni dopo l’invenzione della draisina, la prima bicicletta, la Lombardia riscopre i suoi percorsi ciclabili, dalle Alpi all’Appennino. Ciclovie che invitano non a contare i chilometri, ma a fare esperienze. Da oggi poi sarà ancora più semplice grazie alla nuova app inLombardia «BIKE», perfetta per chi vuole scoprire la Lombardia su due ruote.
Si tratta di un piccolo store dove trovare tanti itinerari per vivere il territorio, aggiornata con contenuti sempre nuovi. Itinerari per tutti quindi, per vivere il territorio lombardo con un mood slow, lento, adatto davvero a tutti. Ogni percorso è corredato da mappe, punti di interesse geolocalizzati, descrizioni e gallery fotografiche. È possibile scaricare la mappa e i contenuti per avere il tracciato sempre disponibile sul proprio device anche in assenza di connessione dati. Ogni punto di interesse è geolocalizzato e grazie alla funzione «portami» è possibile utilizzare il navigatore del dispositivo per raggiungerlo facilmente. L’applicazione è scaricabile sia su smartphone che tablet ed è disponibile per i sistemi operativi di Android e iOS. Tra le funzionalità dell’applicazione: ricerca itinerari su mappa; visualizzazione profilo altimetrico; fotogallery fullscreen; mappe e geolocalizzazione offiline; visualizzazione punti di interesse su mappa con descrizioni e immagini; realtà aumentata per visualizzare le cime e le vette lungo il percorso; collegamento al database eventi di Regione Lombardia.
Dalla sella della loro bicicletta i cicloviaggiatori che si avventureranno lungo i due percorsi delle valli bergamasche avranno modo di ammirare scorci stupefacenti.Partendo dalla valle Seriana superiore e scendendo lungo le sponde del fiume Serio, l’itinerario sale poi verso l’Altopiano che sovrasta la valle, questa volta a bordo della confortevole funivia, per raggiungere Selvino, dal quale si proseguirà in MTB. Da qui, il percorso prosegue in Val Serina, per poi ripiegare in Val Brembana e infine scendere verso il suo cuore, per raggiungere la splendida San Pellegrino Terme e ammirare i suoi edifici e le sue villa Liberty. Questo itinerario (difficoltà media e una distanza di 50 km) fa parte del progetto «7×10 InBici on Tour», un viaggio su due ruote attraverso le più belle valli lombarde. Fanno parte dello stesso progetto anche gli itinerari: dalla Franciacorta al Po; la greenway dell’Oglio; il filo verde e blu tra Monza e il Lario; dalla Valtellina a Milano; dal lago Maggiore a Pavia; da Bergamo alla Franciacorta.
LE FOTO – INLOMBARDIA.IT
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Prealpi bergamasche, fiume Adda, Brembo e Serio, sono invece gli ingredienti dell’itinerario cicloturistico di «inLombardia su due ruote». L’itinerario porterà i cicloturisti a scoprire gli insediamenti industriali e la loro mirabile architettura che si sono sviluppati nel corso dell’ultimo secolo e mezzo lungo il corso dei fiumi, in un cammino a ritroso verso le origini dell’industrializzazione del territorio lombardo. 182 km divisi in quattro tappe, quasi tutti in discesa, da Piazza Brembana a Bergamo e da Bergamo a Cassano d’Adda. La strada in discesa farà sentire il cicloturista come una vera locomotiva umana, ancor di più in Valle Brembana dove si andrà a ricalcare il percorso dell’antico tracciato della ferrovia che fino agli anni 60′ portava i bergamaschi verso le stazioni termali presenti in valle. Alzando lo sguardo, si potranno poi ammirare i boscosi pendii delle Prealpi Orobie farsi man mano più dolci e bassi. Ancora pochi chilometri di pianura e la collina su cui sorge città Alta (Bergamo) si farà sempre più vicina.
È possibile collezionare anche i timbri inBici con #ilPassaporto delle attrazioni #inLombardia. Informazioni: speciale.in-lombardia.it/it/il-passaporto.
La passione per la bici vede partecipi nel progetto di ben quattro testimonials d’eccezione. E sono: Carola Gentilini, direttrice del museo del Ghisallo; Davide Oldani, cuoco; il DJ Linus; il campione di ciclismo Felice Gimondi. E proprio quest’ultimo, Felice Gimondi, originario di Sedrina, ha raccontato a inLombardia: «Da ragazzo aiutavo la mamma postina a fare le consegne in bici. La Valle Brembana è stata la mia palestra. Quando dovevo allenarmi andavo in Valsassina, scendevo sul lago e proseguivo fino al Ghisallo. La prima volta che ci sono andato ero un ragazzo. Mi ero fatto prestare una bici da corsa. Sono partito con un amico di domenica mattina, senza mangiare, senza allenamento. Al ritorno dopo 150 chilometri eravamo sfiancati. A Olgiate Molgora abbiamo saccheggiato un albero di fichi. Ne sono rimaste solo le foglie».