La Val Paghera di Ceto è una delle aree a maggiore rischio idrogeologico di tutta la provincia. Negli ultimi tempi sono stati quasi annuali gli allarmi, le frane, i crolli e i problemi. Basti dire che, nel 2013, è crollato il Ponte lungo sul Palobbia, l’unica via di comunicazione tra il paese e la vallata, e più volte il conosciuto Campo Tres, con centinaia di ragazzi, è rimasto isolato, così come decine di seconde case.
In passato l’Amministrazione ha realizzato una serie di interventi per mitigare i rischi idraulici e idrogeologici in Val Paghera e sul bacino del Palobbia e ora è passata alla fase due, l’attivazione di strumenti di monitoraggio e allertamento, per avvertire la popolazione dell’arrivo di fenomeni di piena e di colate. Qualora fosse in atto un allarme, sarà necessario allontanarsi rapidamente dai ponti e dalle aree raggiungibili delle acque
In zona sono presenti due stazioni di rilevamento dei dati pluviometrici, nella chiesetta in località Case di Val Paghera e al Forcellino di Mare, che attivano i sistemi di allertamento in caso di superamento di soglie di precipitazione prestabilite
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