Claudia Cretti, l’atleta nazionale di ciclismo, è tornata a casa a Costa Volpino dalla clinica Domus Salutis di Brescia dove stava seguendo un lungo percorso di riabilitazione dopo i due mesi trascorsi all’ospedale Rummo di Benevento.
A Benevento Claudia Cretti era ricoverata dal 7 luglio nel reparto di neurorianimazione e sottoposta a due interventi chirurgici dopo la rovinosa caduta avvenuta in una tappa del Giro rosa. Una lunga degenza in cui si sono alternati momenti di grande speranza ad altri, inevitabili, di forti preoccupazioni per i genitori Laura e Giuseppe, il fratello Giacomo e la sorella minore Sofia, che sono sempre stati intorno a lei e hanno seguito con trepidazione il dopo intervento. Il graduale miglioramento aveva consentito il trasferimento da Benevento alla clinica di Brescia. Sembrava che Claudia potesse continuare la riabilitazione all’ospedale di Esine; ma gli stessi genitori hanno deciso, d’accordo con i medici specialisti, di tentare il recupero in famiglia, tra i suoi affetti più cari, dopo i benefici avuti dalla domenica di inizio ottobre quando Claudia era tornata una giornata a casa. Una soluzione adottata seguendo con precisione le necessarie terapie di riabilitazione per cui tre giorni alla settimana Claudia viene accompagnata a Esine mentre passa gli altri giorni a casa e i segnali positivi sono costanti, tanto che Claudia avrebbe perfino chiesto al papà Giuseppe quando le sarà possibile salire in bicicletta e lo ha chiesto quando in televisione ha osservato il quartetto dell’inseguimento a squadre che ha conquistato la medaglia d’oro, la scorsa settimana al campionato europeo. Claudia ha ora recuperato, seppure parzialmente, anche l’uso del braccio destro e questo è un segnale positivo che lascia quantomeno intravedere un futuro di grande speranza.