Incredulità, sgomento, dolore e silenzio nella piccola e coesa comunità di Temù per la morte improvvisa e tragica di Matteo Silini, la cui salma ha fatto rientro a casa in serata.
Matteo Silini era un ragazzo “di” paese e “nel” paese: viveva la comunità di Temù intensamente, nell’oratorio, nel gruppo sportivo, nel calcio, nelle amicizie. Temù è diventato un paese improvvisamente silenzioso: solo il rumore delle auto sulla statale 42 che sfrecciano via, nessuno per strada, porte e finestre chiuse. In attesa del rientro della salma di Matteo in queste ore, da Trento, dove è morto drammaticamente nel primo pomeriggio del giorno di Ognissanti. Aveva trascorso con gli amici una serata di festa, martedì 31 ottobre,s era di Halloween, prima di andare a coricarsi nella sua stanza al Nest, lo studentato universitario di via Solteri realizzato e gestito dalla cooperativa Il Faggio. A ritrovare Matteo, vivo ma già in gravissime condizioni, sono stati due amici, come lui ospiti della struttura. Erano già passati a bussare alla sua stanza verso mezzogiorno, quando trovandolo a letto, avevano pensato dormisse semplicemente. Più tardi sono tornai e lo hanno trovato ormai in fin di vita. A nulla sono valsi gli sforzi del team del 118 per salvargli la vita. La camera ardente è stata allestita nella sua casa di via Val d’Arno al numero 13 dove venerdì 3 novembre alle 19.15 è stata fissata la veglia di preghiera, mentre il funerale si svolgerà sabato 4 novembre alle 15.00 nella chiesa parrocchiale del paese.