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Grave infortunio a Montisola questo martedì 23 maggio poco dopo le 14.00 nei prati sovrastanti la piccola frazione di Senzano.

A quell’ora un pensionato di 72 anni, Ernesto Archini, abitante al civico 20 del borgo di Senzano, stava lavorando nel suo podere a quota di 450 metri tra Senzano a Cure, lungo la strada ed i boschi che conducono alla Madonna della Ceriola. Era a bordo del suo trattore dotato di un erpice per rivoltare l’erba tagliata al mattino con la motofalciatrice ed aveva praticamente rivoltato quasi tutto il fieno, partendo dall’alto a abbassandosi verso l’ampia conca piatta, prima della quale il terreno è più scosceso e presenta un rilievo pronunciato. Stava percorrendo quel rilievo da ovest verso est quando ad un certo punto l’erpice deve essersi impigliato in un sasso affiorante o uin un tratto di terreno particolarmente duro e quindi deve aver forzato facendo da catapulta. In pochi metri il trattore si è ribaltato sul suo fianco sinistro, è caduto per una decina di metri e si è fermato a ruote all’aria. Il pensionato era però rimasto sotto incastrato: qualcuno, dalla vicina strada che sale a Cure ha visto e ha dato l’allarme: sul posto sono giunti i volontari del 118 dell’Isola con il proprio mezzo da terra speciale e quindi da Brescia è arrivato l’elicottero, atterrato a pochi metri dal luogo dell’incidente. Per oltre un’ora l’équipe del 118 ha tentato di rianimare l’uomo, ma non c’è stato nulla da fare. Ernesto Archini è morto per le gravi ferite riportate, schiacciamento toracico, cranico e addominale. I rilievi di legge sono stati effettuati dal carabinieri di Marone con il supporto della Polizia locale. Una volta ottenuto il nulla osta del magistrato di turno, la salma dell’anziano è stata ricomposta nella sua abitazione dove a poco a poco parenti, amici e compaesani si sono riuniti, increduli per l’accaduto così fulmineo. Il luogo dell’incidente è un ampio prato, ben tenuto e comodo da raggiungere e da lavorare e solo una tragica coincidenza può spiegare l’accaduto. Ernesto Archini lascia la moglie Andreina Turla ed i figli Roberto e Simone che vivono in famiglia. Vivo cordoglio su tutta l’isola dove Archini era conosciuto e dove, soprattutto, la notizia si è diffusa in un baleno.