Un 61enne di Sarnico, nonostante fosse già finito al centro di un’indagine della guardia di finanza nel 2016 e si era visto confiscare beni per 400 mila euro, ha continuato a frodare il fisco.
Visto che la prima società operante ad Entratico nel campo della meccanica, intestata al padre 86enne ma gestita dal figlio, era finita nel mirino delle fiamme gialle di Sarnico nell’indagine coordinata dal Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Bergamo Antonio Pansa, per reati tributari e violazoni fiscali, l’uomo aveva aperto una seconda azienda che di fatto proseguiva l’attività della prima, intestando l’attività questa volta alla moglie. Anche in questo caso le indagini hanno appurato violazioni fiscali e anche nuovi reati tributari commessi in concorso con la nuova prestanome. Anche in questo caso sono intervenuti i finanzieri guidati dal Comandante Stefano Slavazza che hanno sequestrato anche la seconda azienda e i beni già bloccati. Però non c’è due senza tre e infatti le fiamme gialle hanno scoperto che l’uommo era riuscito ad aprire anche una terza azienda, questa volta a carico di un figlio, che altro non era che la prosecuzione di quelle precedenti e che aveva sostituito quella oggetto delle indagini. Tutte e tre le aziende sono state sequestrate dalla Procura di Bergamo. L’operazione della guardia di finanza di Sarnico si è conclusa dopo oltre un anno di indagini, con un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti del 61enne.