61,2 milioni di europer l’Ato Garda bresciano e la Vallecamonica, di cui 33 arrivano dal Fondo Comuni di confine: è la convenzione firmata lunedì 13 marzo nella sede della Provincia di Brescia per una importante serie di progetti che rilanceranno le zone interessate.
Lunedì 13 marzo a Brescia Presso la sede della Provincia, presenti sindaci e assessori dei Comuni coinvolti, Regione e Comitato Fondo Comuni di confine, hanno firmato in Broletto la convenzione che elenca i progetti e distribuisce i fondi, con il sottosegretario regionale alle Politiche della montagna, Ugo Parolo, e il presidente del Comitato per la gestione del Fondo Comuni di confine, Roger De Menech, per conto del Ministero per gli affari regionali. Pier Luigi Mottinelli, presidente della Provincia, l’ente regista che ha proposto gli interventi in accordo con i Comuni ha specificato che la Provincia sarà anche soggetto attuatore di alcune opere e parteciperà alla spesa complessiva. Sui 61,2 milioni, infatti, 33 arrivano dal Fondo Comuni di confine, il resto proprio da Provincia e Regione a cominciare dal più impegnativo sotto il profilo economico: il centro termale e di benessere a Ponte di Legno con un investimento iniziale di almeno 25 milioni di euro. Capofila è proprio il comune di Ponte di Legno ma sono coinvolti anche Temù, Vione, Vezza, Monno, Edolo e Incudine con l’intento di ampliare l’offerta turistica a tutto l’anno. L’obiettivo: incrementare del 10% le presenze annuali di turisti e del 5% gli occupati nel sistema commerciale. Un’altra opera consistente sarà realizzata a Breno con un impianto con due piscine, bar-pizzeria, solarium, palestra, parcheggio per una cinquantina di auto. Spesa stimata: 2 milioni e 900mila euro coperti dal Fondo di confine. Interventi per oltre 4 milioni di euro sono programmati anche a Ceto con la realizzazione del nuovo ponte definitivo in località Ponti Lunghi, per il completamento della pista ciclopedonale lungo la provinciale, ma anche parcheggi vicino all’ingresso della Riserva delle Incisioni rupestri e al servizio dell’area camper. Altra iniziativa è la costruzione di una centralina idroelettrica e infine è prevista anche la manutenzione e la regimazione lungo il torrente Palobbia. A Cevo, invece, sarà acquistato e adeguato lo Chalet Pineta, che diventerà nuova sede del Parco dell’Adamello, un polo multifunzionale per valorizzare la Valsaviore. A Sonico si progetta di rendere fruibile la strada vecchia della Val Malga costruendo una passerella sulla Val Rabbia, ma anche un sottopasso ferroviario che permetta il collegamento diretto alla ciclovia dell’Oglio, e poi un tratto di marciapiede dal parcheggio a sud del paese al sottopasso. A Cevo e Saviore, invece, si interverrà sulle due strade provinciali con nuove intersezioni a raso e delle rotatorie.