Due tragedie in quota con 6 morti e un ferito in meno di 24 ore sul Bernina tra Diavolezza e Biancograt. I 6 morti, tutti stranieri, si sono avuti in due distinte disgrazie, una aerea e una alpinistica,
L’incidente alpinistico è accaduto all’alba di giovedì 3 agosto quando tre alpinisti sono precipitati durante un’ascensione mentre stavano arrampicando in cordata sul Piz Bernina: per cause ancora al vaglio degli inquirenti sono precipitati per 300 metri. L’incidente è avvenuto sul Biancograt, a quota 3.600 metri. Altri scalatori hanno assistito alla scena e hanno lanciato l’allarme. Il recupero dei corpi è stato portato a termine solo sabato 5 agosto, da un elicottero di Air Bernina e dagli specialisti della locale sezione del Cas, perché in precedenza una frana aveva reso inaccessibile la zona sia via terra che dal cielo. Nella mattinata di sabato 5 agosto invece alle 9 e 20 un monomotore Piper-PA28 è precipitato poco al di sotto della stazione a monte della Diavolezza, a una quota di circa 2.800 metri. Nello schianto hanno perso la vita il pilota e due ragazzi di 14 anni, mentre una ragazza di 17 anni è sopravvissuta ed è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Coira. Il velivolo era decollato dall’aeroporto di Samedan e trasportava alcuni dei partecipanti del campo estivo dell’Aero Club Schweiz che dal 30 luglio accoglie 192 ragazzi allo scopo di avvicinarli all’aviazione. Il pilota ai comandi, molto esperto era anche il coordinatore di tutta l’operazione e aveva già compiuto un volo in precedenza con il medesimo aereo di proprietà del Motorfluggruppe Engadin.