Infortunio mortale a Lonato del Garda in un cantiere che costeggiata la provinciale 567, via Mantova, proprio di fronte al centro commerciale “Il Leone”, dove è in atto al costruzione del complesso “Garda Doors” da parte dell’azienda Ifin Srl: Marino Cucchi, capocantiere 59enne di Romano di Lombardia, dell’impresa Serio Prefabbricati di Lonato che ha ottenuto il subappalto di alcune opere, è morto schiacciato da una lastra di cemento.
Cucchi era sul posto per verificare che tutto procedesse bene: dopo le 11 di giovedì 5 luglio, per cause ancora da accertare, una lastra di 40 quintali che un carrello stava trasportando si sarebbe sfilata colpendo alla testa l’uomo e poi finendo a terra. Subito i lavoratori si sono fermati intuendo la gravità della situazione e hanno allertato i soccorsi al 112, numero unico di emergenza. Sul posto è arrivata l’automedica seguita da un’ambulanza e dai vigili del fuoco di Desenzano, e quindi anche l’elicottero del 118. Il 59enne è stato quindi caricato sul velivolo e trasportato in codice rosso all’Ospedale Civile di Brescia in Rianimazione. Ma poco dopo è morto. Del tragico infortunio si sono occupati i Carabinieri della compagnia di Desenzano del Garda che con l’Agenzia di Tutela della Salute del Garda stanno ricostruendo nel dettaglio la dinamica e verificando se tutte le misure di sicurezza fossero state rispettate. L’intero cantiere e i macchinari sono stati sequestrati, mentre la procura di Brescia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. A stabilire la dinamica dell’incidente e le cause della morte del 59enne sarà l’autopsia disposta dal magistrato sulla salma che è stata ricomposta nell’obitorio del Civile. L’uomo lascia la moglie e un figlio.