Quattro persone, di cui tre imprenditori e un commercialista, arrestati dalla Guardia di finanza nell’operazione “Laguna 2”, con quaranta persone iscritte nel registro degli indagati e con sequestro di 13 milioni di euro.
L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale attraverso l’uso e l’emissione di fatture false per operazioni inesistenti. A finire in manette sono il presidente del Darfo Calcio, l’albanese Gezim Sallaku, il fratello Saimir, un altro imprenditore e il commercialista del presidente. Il sequestro condotto dalle Fiamme Gialle ha coinvolto diciotto aziende, 70 immobili, una barca e cinquanta auto. Il gruppo albanese, attivo tra il lago d’Iseo e la Valcamonica, si sarebbe aggiudicato diversi appalti concedendo ampi ribassi in gara grazie all’emissione di fatture false. Per Gezim Sallaku è la seconda tegola giudiziaria, dopo quella del 2016 quando era finito in manette per bancarotta fraudolenta e turbativa d’asta: reati per i quali aveva patteggiato 2 anni e 9 mesi di reclusione.
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