I Carabinieri della Stazione di Darfo Boario Terme hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brescia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino marocchino 22enne, residente in Valle Seriana e di un polacco 20enne, residente in Val Cavallina, entrambi disoccupati e pregiudicati.
L’attività investigativa ha preso l’avvio agli inizi di ottobre a seguito dell’arresto in flagranza di reato di un cittadino senegalese 28enne, bloccato in orario notturno dai Carabinieri di Darfo all’interno dei garage di due condomini di Darfo Boario Terme. Il senegalese, dopo avere forzato il meccanismo elettrico di apertura di 14 serrande, stava asportando dai garage biciclette, elettrodomestici, borse e zaini vari per un valore di oltre 5.000 euro. I condomini avevano segnalato al 112 rumori sospetti provenienti dall’area dei garage che ha allertato a sua volta i carabinieri della locale stazione: la precisa segnalazione ed il conseguente tempestivo intervento ha consentito ai Carabinieri di bloccare il senegalese e, recuperare interamente la refurtiva, che è stata poi restituita ai legittimi proprietari. Il giovane aveva due complici che sono riusciti a dileguarsi. Ma l’attività investigativa è continuata in collaborazione con i Comandi territoriali vicini: grazie anche al supporto delle immagini estrapolate dagli impianti di videosorveglianza, sono giunti in questo modo all’identificazione dei due complici che sono stati arrestati. In merito a questa specifica operazione ed alle modalità di segnalazione da parte dei cittadini, il Comando provinciale dei Carabinieri di Brescia sottolineano l’importanza della tempestiva segnalazione al numero di pronto intervento 112 da parte di privati cittadini che può consentire l’immediato intervento delle pattuglie in servizio sul territorio, particolarmente per quanto riguarda la prevenzione di furti, con la possibilità di catturare l’autore, come nel caso avvenuto a Boario Terme. Si sono anche rivelate estremamente utili le immagini del sistema di videosorveglianza che molto spesso consentono di incanalare nei giusti binari l’attività investigativa. Ora i tre arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Brescia a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.