Un 47enne di Caino, arrestato a fine luglio 2017 con l’accusa di maltrattamenti a danno della moglie e dei figli e di minacce ai vicini di casa, è stato condannato dal tribunale di Brescia a 3 anni di reclusione, da scontare in libertà vigilata all’interno di una comunità di recupero.
Il giudice Wilma Pagano ha riconosciuto la seminfermità di mente dell’uomo e le attenuanti generiche sulle aggravanti contestate, prima di tutto per aver consumato i suoi reati sotto gli occhi dei figli, all’epoca minorenni. Il tribunale lo ha condannato a versare una provvisionale immediatamente esecutiva di diecimila euro a favore della moglie e di 5mila dei figli, assistiti dall’avvocato Andrea Pezzangora. Il giudice ha anche stabilito che, una volta scontata la pena, all’uomo debba essere applicata per un altro anno la misura della sorveglianza speciale. Al momento il 47enne, in carcere sino a pochi giorni fa, è in custodia cautelare ai domiciliari, a casa dei genitori, ma ha problemi di alcol e droga e dunque è stata creato un percorso in una struttura di recupero pronta ad accoglierlo.