Ghiacciai come cattedrali di cristallo, cascate che precipitano nello spazio con la forza di un tempo primordiale, spiagge nere punteggiate di diamanti di ghiaccio e, sopra tutto, la magia dell’aurora boreale: un respiro di luce che si dilata e scompare, un sussurro cosmico che danza nel silenzio. Ci sono luoghi che lasciano un segno profondo nell’anima, dove il tempo resta sospeso e la natura racconta storie con il respiro dell’acqua e del vento. L’Islanda è uno di questi: una terra di confini liquidi tra luce e tenebra, dove il cielo non è mai solo cielo e la terra non è mai soltanto terra. È dedicata agli orizzonti senza confini di quest’isola atlantica, la mostra fotografica “Dieci anni d’Islanda, 2016-2025” di Andrea Crupi, la prima che SpazioCam presenta nella nuova sede di Borgo Palazzo 35/A: un racconto visivo dei viaggi compiuti dal fotografo in questa terra nell’arco di dieci anni.
Un percorso che trascende il documentario e si fa esperienza, immersione, attesa e scoperta. Perché, come spiega lo stesso fotografo, “in Islanda la fotografia si fa scrittura della luce e del vento, tracciando mappe di emozioni e vertigini visive. Ogni scatto è frammento di un racconto più grande, il ritratto di un’isola che si offre e si ritrae, che seduce e sfida con la sua bellezza severa e inafferrabile.”
L’Islanda è un susseguirsi di paesaggi che sembrano appartenere a un altro mondo: scogliere basaltiche da cui l’acqua si getta a formare gigantesche cascate, ghiacciai che brillano di una luce interna, pianure di lava nera interrotte da distese di muschio di un verde irreale. Una terra selvaggia e spigolosa, capace ogni volta di stupire con la sua bellezza primordiale. Ogni volta nuova, perché qui il clima cambia sempre, come ricorda un proverbio locale: “se non ti piace il tempo islandese adesso, aspetta cinque minuti: probabilmente peggiorerà”.
“Dieci anni di Islanda, 2016-2025” è dunque un invito a lasciarsi attraversare dal paesaggio, a perdersi nei dettagli per cogliere l’immensità, a rallentare il passo per entrare nel respiro della natura. Le fotografie di Crupi non sono solo finestre su un altrove remoto: sono varchi verso una dimensione interiore, in cui l’osservatore diventa viaggiatore, testimone di un’esperienza sospesa tra realtà e sogno. “Non credo sia possibile – prosegue Crupi – descrivere l’emozione di camminare sul ghiaccio vivo, color blu acquamarina, dove gli unici suoni che si sentono sono il vento, l’acqua che scorre e lo scricchiolio dei ramponcini. O di girovagare su una spiaggia nera punteggiata di frammenti di ghiaccio scolpiti, in cerca di quello più trasparente o con la forma più evocativa. O dell’attesa dell’aurora boreale, quando il respiro è trattenuto tra il gelo e l’infinito, così come il cielo, che trattiene il fiato, fino a che si incendia di meraviglia: un velo verde si allunga come un soffio, ondeggia, si dissolve, ritorna e il tempo si ferma”.
UN NUOVO SPAZIO PER L’ARTE E LA CREATIVITÀ
La mostra “Dieci anni di Islanda, 2016-2025” inaugura ufficialmente il nuovo percorso di SpazioCam, che dalla storica sede di Via San Tomaso, trasferisce gli spazi nella nuova sede di Borgo Palazzo 35/A. La missione rimane la stessa, e cioè essere un luogo che dà voce e spazio alla fotografia, all’arte e alla creatività in tutte le sue forme. In occasione dell’opening della mostra (sabato 29 marzo, a partire dalle ore 17:30) sarà presentato il calendario dei corsi 2025, i nuovi servizi di grafica, social e web design e le iniziative in programma, oltre ad approfittare di offerte esclusive riservate agli ospiti della serata.
“Dieci anni di Islanda”, mostra fotografica di Andrea Crupi
Opening: sabato 29 marzo 2025, ore 17.30
SpazioCam, Via Borgo Palazzo 35/A, Bergamo
La mostra sarà poi visitabile fino a domenica 11 maggio. Ingresso libero (per orari su appuntamento chiamare il 3391047732)
www.spaziocam.it