Nell’ambito della quotidiana attività di prevenzione e repressione delle condotte di guida pericolose, finalizzata a garantire la Sicurezza degli utenti della Strada, la Sezione Polizia Stradale di Brescia ha intensificato, nel corso della scorsa settimana, i controlli su strada finalizzati al contrasto dell’uso improprio di telefoni cellulari alla guida.
Una condotta sempre più diffusa e purtroppo sottovalutata, che continua a rappresentare la prima causa di distrazione e di incidentalità, con conseguenze spesso gravissime per l’incolumità di tutti gli utenti della strada.
I servizi, disposti con posti di controllo mirati lungo le principali arterie della Provincia, hanno consentito di accertare 21 violazioni all’articolo 173 del Codice della Strada, che vieta l’utilizzo di apparecchi elettronici durante la guida. In tutti i casi è stato disposto il ritiro immediato della patente, come previsto dalla riforma normativa entrata in vigore lo scorso dicembre, che ha irrigidito il regime sanzionatorio per questa specifica infrazione.
L’utilizzo dello smartphone alla guida – per telefonare, inviare messaggi, consultare mappe o navigare sui social – si traduce, nei fatti, in secondi di cecità al volante, durante i quali il veicolo procede senza alcun controllo reale da parte del conducente. Un comportamento che, al pari della guida in stato di ebbrezza, abbassa drasticamente i tempi di reazione e moltiplica il rischio di incidente.
I numeri parlano chiaro: la distrazione alla guida è la prima causa di incidenti con feriti e vittime, anche in ambito urbano, dove la percezione del rischio risulta ancora più attenuata. Per questo motivo, l’attività di vigilanza da parte della Polizia Stradale non solo proseguirà nelle prossime settimane, ma verrà ulteriormente rafforzata con l’impiego di pattuglie dedicate, anche in abiti civili e con veicoli di copertura, al fine di intercettare e sanzionare comportamenti imprudenti o volontariamente omissivi.
L’obiettivo è chiaro: affermare il principio che ogni vita sulla strada è un bene da tutelare e che la sicurezza non può essere messa in discussione da superficialità o abitudini scorrette.
Una condotta sempre più diffusa e purtroppo sottovalutata, che continua a rappresentare la prima causa di distrazione e di incidentalità, con conseguenze spesso gravissime per l’incolumità di tutti gli utenti della strada.
I servizi, disposti con posti di controllo mirati lungo le principali arterie della Provincia, hanno consentito di accertare 21 violazioni all’articolo 173 del Codice della Strada, che vieta l’utilizzo di apparecchi elettronici durante la guida. In tutti i casi è stato disposto il ritiro immediato della patente, come previsto dalla riforma normativa entrata in vigore lo scorso dicembre, che ha irrigidito il regime sanzionatorio per questa specifica infrazione.
L’utilizzo dello smartphone alla guida – per telefonare, inviare messaggi, consultare mappe o navigare sui social – si traduce, nei fatti, in secondi di cecità al volante, durante i quali il veicolo procede senza alcun controllo reale da parte del conducente. Un comportamento che, al pari della guida in stato di ebbrezza, abbassa drasticamente i tempi di reazione e moltiplica il rischio di incidente.
I numeri parlano chiaro: la distrazione alla guida è la prima causa di incidenti con feriti e vittime, anche in ambito urbano, dove la percezione del rischio risulta ancora più attenuata. Per questo motivo, l’attività di vigilanza da parte della Polizia Stradale non solo proseguirà nelle prossime settimane, ma verrà ulteriormente rafforzata con l’impiego di pattuglie dedicate, anche in abiti civili e con veicoli di copertura, al fine di intercettare e sanzionare comportamenti imprudenti o volontariamente omissivi.
L’obiettivo è chiaro: affermare il principio che ogni vita sulla strada è un bene da tutelare e che la sicurezza non può essere messa in discussione da superficialità o abitudini scorrette.
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