Superare gli stereotipi sul Mediterraneo come luogo di conflitto tra civiltà diverse, promuovendo invece una visione che valorizza le comuni matrici culturali come ponti di dialogo tra i paesi dell’area mediterranea: questo l’intento del Convegno Internazionale “Colture e Culture dell’Ulivo nell’Immaginario Mediterraneo”, che si terrà giovedì 20 e venerdì 21 febbraio presso l’Aula Magna e la Sala Castoldi della sede di Sant’Agostino dell’Università degli studi di Bergamo.
I relatori esploreranno da diversi punti di vista il ruolo del Mediterraneo nell’immaginario globale, a partire dalle matrici culturali, simboliche e rituali legate all’ulivo e all’olio, elementi così caratterizzanti dell’identità mediterranea. L’evento è frutto di un’intensa collaborazione tra il Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università degli studi di Bergamo e una vasta rete di università italiane, statunitensi, europee e dell’area del Maghreb. Durante il convegno, queste istituzioni firmeranno un protocollo di intesa, promosso dal prof. Luigi Cepparrone, per la costituzione di una rete internazionale finalizzata allo studio dell’immaginario mediterraneo con un approccio interdisciplinare.
Sempre nell’ambito del convegno verrà inaugurata la mostra fotografica del fotografo statunitense Bill Milne “Cucina italiana e identità mediterranea: un viaggio culinario”, che esplora il cibo nell’area mediterranea come elemento di identità culturale e dialogo interculturale.
Il convegno contribuirà inoltre al dibattito sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile; Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età e Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.